Ciclismo, impresa di Nibali alla Milano-Sanremo

Il siciliano della Bahrain-Merida precede Ewan e Demare: «Non so nemmeno io cosa ho fatto». Impressionante caduta di Cavendish a 10 km dal termine
Ciclismo, impresa di Nibali alla Milano-Sanremo© LaPresse
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SANREMO - Vincenzo Nibali ha vinto l’edizione numero 109 della Milano-Sanremo, la classicissima di primavera lunga 294 chilometri con il tradizionale arrivo in via Roma. Lo Squalo della Bahrain-Merida subentra nell’albo d’oro al polacco Michal Kwiatkowski (Team Sky), primo nel 2017. Ha preceduto di pochi metri l'australiano Caleb Ewan, secondo, il francese Arnaud Demare, terzo, il norvegese Alexander Kristoff, quarto, il belga Jurgen Roelandts, quinto. Il campione del mondo Peter Sagan si è piazzato al sesto posto. Dal 2006 un italiano non vinceva una Milano-Sanremo, l'ultimo era stato Filippo Pozzato.

Corsa caratterizzata anche dall’impressionante salto mortale di Cavendish a una decina di km dalla fine. Il corridore inglese, già finito a terra altre due volte nel corso dell'attuale stagione, ha rischiato davvero l'osso del collo, centrando in pieno uno spartitraffico, dopo che un corridore che lo precedeva si è spostato all'improvviso.

LA GIOIA DELLO SQUALO - «Non so nemmeno io cosa ho fatto...». Vincenzo Nibali ha appena tagliato per primo il traguardo della Milano-Sanremo, la Classicissima di Primavera che ha confermato tutte le sue doti di grande campione. «Correvamo tutti per Colbrelli - spiega a Raisport il fuoriclasse siciliano della Bahrain-Merida - La tattica era che avrei dovuto muovermi nel finale se qualcuno se ne andava. Ho subito fatto il vuoto, ho sentito che ero a 20" e non ho mai mollato». Il gruppo non ha fatto in tempo ad agguantarlo: «Ai 50 metri, visto il vantaggio, ho preso un sospiro per godermi la vittoria - aggiunge lo 'Squalo', vincitore in carriera dei tre Grand Giri e di due Lombardia - La Sanremo è un'emozione unica, una gara che non pensavo di poter vincere perché non sono velocissimo, però ho fatto una buona Tirreno e ne ero uscito in crescendo. Sentivo di avere una buona gamba e che stavo molto bene, con Cipressa e Poggio la Sanremo è più difficile del passato: oggi sento di aver fatto qualcosa di importante che mi gusterò».


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