Vuelta, 12ª tappa a Geniez. Impresa di Herrada, nuovo leader

Con una fuga a lunga gittata che mette in crisi il gruppo dei migliori, lo spagnolo strappa la "maglia roja" a Simon Yates
Vuelta, 12ª tappa a Geniez. Impresa di Herrada, nuovo leader
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ROMA - La classica fuga da lontano regala la dodicesima tappa della Vuelta al francese Geniez e soprattutto la maglia rossa di leader della corsa allo spagnolo della Cofidis Jesus Herrada. La Mondoñedo-Faro de Estaca de Bares, frazione che portava la carovana rossa nel punto più a Nord della penisola Iberica e che sulla carta doveva essere terreno di caccia per i velocisti - alla vigilia di tre giorni decisivi per la Vuelta, con altrettanti arrivi in salita - si è trasformata invece in una trappola per gli uomini di classifica, con l'outsider Herrada, uno dei protagonisti della fuga di giornata, in grado di strappare a Simon Yates la maglia rossa di leader della corsa a tappe, conservando un vantaggio di 3'22" sul ciclista britannico e di 3'23" sul connazionale Alejandro Valverde. Decisiva per le sorti di tappa e maglia di leader, la fuga a lunga gittata che ha visto 18 ciclisti avvantaggiarsi già dalla prima salita. Il gruppetto, del quale facevano parte ben quattro italiani (Nibali, Formolo, Conti e Brambilla), riesce immediatamente a guadagnare una decina di minuti di vantaggio, ben amministrati fino ad una trentina di km dal traguardo.

A 20 km dal termine, otto uomini, tra cui Formolo e Brambilla, si avvantaggiano sul resto dei fuggitivi, arrivando anche a guadagnare più di due minuti sugli ex compagni di fuga. Sullo strappo in prossimità dell'ultimo km allungano in cinque, ma a vincere la frazione in una volata a ranghi ridotti è il francese Geniez, alla sua quattordicesima vittoria in carriera, la terza alla Vuelta, la quarta in stagione. Alle sue spalle l'alfiere della Sky Dylan Van Baarle, terzo l'ucraino Mark Padun, scudiero di Vincenzo Nibali, davanti a Teuns e Campanaerts. Sesto l'italiano della Bora Davide Formolo. Una tappa positiva anche per l'italiano Gianluca Brambilla, settimo all'arrivo, in grado grazie alla fuga di giornata, di rientrare in classifica generale. La giornata riconsegna però al commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo Davide Cassani anche un pimpante Nibali, protagonista della fuga, per poi sacrificarsi al servizio del compagno di squadra Padun, poi salito sul podio al traguardo. Domani inizia un trittico decisivo per le sorti del Giro di Spagna, con la tappa da Candas a La Camperona, lunga 175 km, con arrivo in salita dopo tre gran premi della montagna, di cui gli ultimi due di prima categoria. Decisivo sarà sicuramente il Puerto de Tarna (13 km al 5,8% di media), salita vera e costante. (In collaborazione con Italpress)


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