Terremoto in Messico, i morti salgono a 217: nessun danno grave all'Azteca

Il coordinatore nazionale della Protezione civile messicana, Luis Felipe Puente, ha rivisto al ribasso - da 248 a 217 - il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito il Paese ieri sera
Terremoto in Messico, i morti salgono a 217: nessun danno grave all'Azteca© Xinhua
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CITTA’ DEL MESSICO – Lo stadio Azteca, impianto sportivo di Città del Messico, non si è spaccato in due. Dopo il violento terremoto (magnitudo 7.1) che ha colpito il paese, era circolata una foto che evidenziava gli spalti dello stadio con una crepa netta al centro della struttura. Il giunco, lasciato intenzionalmente vuoto proprio in funzione anti-sismica, ha tenuto uniti i pezzi portanti della struttura evitatando un disastro maggiore ma i danni sono comunque visibili a occhio nudo, come testimoniato da alcune foto postate su Twitter.

ITALIA-GERMANIA – Niente crepa, dunque, nella struttura, ma anche nel cuore dello sport. Lo Stadio Azteca, infatti, ha scritto pagine indimenticabili per il calcio. Qui, nel Mondiale del 1970 (17 giugno), è stata giocata la famosa “Partita del secolo”, che ha visto l’Italia battere per 4-3 la Germania nella semifinale del torneo.

217 MORTI - Ancora un aggiornamento dopo il terremoto di ieri: i morti sono 217. Il coordinatore nazionale della Protezione civile messicana, Luis Felipe Puente, ha rivisto al ribasso - da 248 a 217 - il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito il Paese ieri sera. Di queste, ha scritto in un tweet, 86 si contano a Città del Messico, 71 nello Stato di Morelos, 43 in quello di Puebla, 12 nello Stato del Messico, 4 in quello di Guerrero e una in quello di Oaxaca.

UN MESSAGGIO DA MORENO - «Forza Messico, prego affinché tutto vada bene». Lo scrive su Twitter Hector Moreno, difensore della Roma e della nazionale messicana. In ritiro con i giallorossi a Benevento, il giocatore della squadra di Eusebio Di Francesco manda un messaggio di incoraggiamento ai suoi connazionali, alle prese con il terremoto che ha provocato centinaia di morti.


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