Si alza il sipario sullo stadio "Benito Stirpe"

Oggi pomeriggio verrà inaugurato il modernissimo nuovo stadio di Frosinone e del Frosinone: 16.125 posti a sedere tutti coperti in una struttura avveniristica. L'orgoglio del presidente Maurizio Stirpe: «L'opera più bella realizzata nella mia vita da imprenditore"
Si alza il sipario sullo stadio "Benito Stirpe"
di Tullio Calzone
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ORGOGLIO STIRPE - Luccicano di gioia gli occhi azzurri del presidente Maurizio Stirpe mentre orgogliosamente snocciola una a una le caratteristiche del “Benito Stirpe”, il nuovo stadio di Frosinone che questa sera verrà inaugurato con un indimenticabile show e che ieri mattina è stato spiegato nei dettagli in anteprima alla stampa. In 15 mesi d’intenso lavoro, dopo aver superato tutte le difficoltà che si sono presentate, l’industriale frusinate, vice presidente nazionale di Confindustria, è riuscito a far diventare realtà il sogno di una vita. Il Frosinone calcio è la 4ª società in Italia ad avere uno stadio di proprietà. E che stadio!

NUMERI - Una capienza di 16.125 spettatori, dei quali 3.808 in tribuna centrale e 12.317 nelle altre aree, tutte coperte. Un investimento complessivo di 25 milioni di euro. «Ringrazio chi ha lavorato a questa opera. Una delle cose più belle realizzate nella mia vita di imprenditore. L’abbiamo fortemente voluta col sindaco Ottaviani, senza il suo contributo non avremmo centrato l’obiettivo. Ringrazio anche le altre autorità e le altre istituzioni. Vorrei che questo impianto diventasse un luogo di aggregazione della città. La A? È stata un’eventualità che all’inizio del percorso non avevo preventivato. Mio padre aveva un altro pensiero. Ora vogliamo rispondere bene alle aspettative della gente e far vivere lo stadio ogni giorno a tutti».

STRUTTURE E FUTURO - D’altra parte è difficile immaginare un futuro sostenibile nel calcio senza infrastrutture di proprietà in cui sviluppare una filiera produttiva e alimentare settori giovanili per valorizzare i propri talenti. Una riflessione che ha sempre accompagnato i ragionamenti del patron giallazzurro che, di fronte all’amarezza di una retrocessione o di una mancata promozione, ha sempre rilanciato con i fatti e senza deprimersi più di tanto. «Il giorno della A - ricorda Stirpe - mi sono subito chiesto dove saremmo andati ad allenarci. Alla fine non siamo riusciti a conservare la massima categoria, ma abbiamo costruito centro sportivo e stadio. Oggi abbiamo una squadra in grado di competere per il vertice», ha argomentato il massimo dirigente frusinate accompagnato nella modernissima sala stampa dal sindaco Nicola Ottaviani e dal coordinatore dei lavori, l’avvocato Aldo Ceci. Soddisfattissimo il primo cittadino di Frosinone che ha sottolineato come il “Benito Stirpe” sarà un supporto importantissimo per il territorio. «Pubblico e privato hanno creduto alla stessa scommessa. Sarà importante implementare quest’opera con tutto ciò che è rivolto alla socializzazione». Insomma, si apre un’altra era e la festa può davvero iniziare. Frosinone non aspettava altro!


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