Format campionati: scontro totale Gravina-Balata

Duro attacco del capo della Serie C al presidente di Lega B: «Non so se sia libero. Ma con lui non riesco a dialogare». E poi annuncia: «Campionato slitta al 15 settembre e faremo 7 promozioni perriportare la B a 22». Piccata la replica: «Si vede che è distratto dalla politica federale e trascura i problemi veri del calcio»
Format campionati: scontro totale Gravina-Balata© ANSA
di Tullio Calzone
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E’ scontro totale. Irremovibili sino alla fine, i club di Lega Pro approvano compatti la linea tracciata dal presidente Gabriele Gravina: senza organico definito, il campionato di Serie C non parte. L’appuntamento è per il prossimo 8 settembre quando il Collegio di Garanzia dello Sport, presieduto dall’ex Ministro degli Esteri Franco Frattini, si sarà pronunciato sui ricorsi presentati contro il blocco dei ripescaggi in cadetteria autorizzato dal Commissario straordinario Roberto Fabbricini su richiesta delle società di B. Da una parte Novara, Catania, Siena, Ternana, Pro Vercelli ed Entella che chiedono, con argomentazioni diverse, la riammissione nel torneo cadetto, dall’altra Lega Serie B e Figc che difendono il proprio operato dal tentativo di ripristinare il format a 22. In mezzo la Lega Pro che non riesce a definire il proprio organico e deve far slittare l’avvio della prossima stagione in attesa dei verdetti. Ma intanto divampano le polemiche e gli attacchi anche personali.

RINVIO OBBLIGATO - «Una cosa triste non poter procedere al sorteggio», ha spiegato evidentemente rammaricato il presidente di Lega Pro, Gabriele Gravina, per annunciare la decisione unanime di Direttivo e Assemblea dei suoi club di rinviare all’8 settembre i calendari della nuova stagione e al 16 (anticipo il 15) il fischio d’inizio del prossimo torneo. Ma la risposta alla B che si riduce per dividersi maggiori risorse è in realtà molto più articolata. E durissima. «Proporremo per la prossima stagione 7 promozioni dalla C alla B - ha spiegato il presidente della Lega di Firenze - in maniera tale da ripristinare il format della cadetteria modificato senza tener conto del parere delle altre componenti, come da Statuto Federale». Dunque, a fronte di quattro retrocessioni in Serie C già previste dal comunicato emesso dalla Federcalcio, si tornerebbe già dal 2019-20 a 22 squadre? «Credo che la nostra proposta sarà superata dal pronunciamento del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni che non potrà non darci ragione», ribadisce fiducioso Gravina. Immediatamente dopo il pronunciamento sui ricorsi delle escluse e della stessa lega Pro, si procederà alla pubblicazione del calendari con un organico che non comprenderà i tre (o più) club riammessi in B. Intanto, è stato già prorogato il mercato della Serie C al 31 agosto.


ATTACCO A GRAVINA - Ma è l’attacco frontale a Mauro Balata a far vibrare nuovamente i rapporti tra le due Leghe nonostante gli appelli ripetuti all’unità: «Non so se sia libero di intraprendere scelte con la sua componente, non riesco a dialogare con lui», s’è lamentato il capo della C. Il motivo? «Non aver ricevuto neppure una telefonata al momento della modifica da parte del Commissario straordinario del format cadetto». Un’argomentazione condivisa in Assemblea con i responsabili delle altre componenti che esigono il voto subito in Federcalcio per superare l’esperienza commissariale: Sibilia (Lnd), Tommasi (Aic) e Nicchi (Aia). «In Figc c’è un caos strategico - ha rimarcato Gravina -. E’ ora di finirla con giochi e giochetti, è di applicare principi democratici. ll candidato è l’ultimo dei nostri problemi, siamo compatti perché vogliamo votare. Al nome di Abete abbiamo proposto delle alternative. Non è questo il tema. Piuttosto mi sembra molto di più un cavallo di Troia che qualcuno vuole utilizzare per rompere gli equilibri», chiude piccato e impermalito Gravina.

LA REPLICA DI BALATA - Ovviamente non si è fatta attendere la replica di Balata con toni analoghi. «Ha perfettamente ragione il presidente Gravina quando dice che non sono libero. Io, infatti, da nove mesi, rispondo e risponderò sempre a tutti e 19 i club associati alla Lega B - ha dichiarato il capo della Serie B -. Lui mi sembra particolarmente distratto dalla politica federale, tanto da trascurare i problemi concreti e atavici del sistema calcio». Amen!
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