Format Serie B e ripescaggi. Frattini decide: dentro o fuori

Annunciata per oggi la sentenza sui ricorsi di Novara, Catania, Siena, Ternana e Pro Vercelli. Verdetto combattuto: tre le soluzioni plausibili. La B resta 19, si va a 22 con Novara e Catania e una tra Siena e Ternana o si va a 22 con Siena, Ternana e Pro Vercelli e piemontesi ed etnei esclusi. Molto difficile un campionato a 24 con tutti riammessi.
Format Serie B e ripescaggi. Frattini decide: dentro o fuori© ANSA
di Tullio Calzone
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TRE IPOTESI PLAUSIBILI - Tre ipotesi principali sul tavolo e un’intera categoria in fibrillazione. Anzi due. Perché stabilire quante saranno le squadre che comporranno la Serie B, inevitabilmente, impatterà anche sulla Lega Pro che ha spostato l’avvio del torneo decidendo di attendere i verdetti del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni annunciati per questa sera o al massimo per domani. Subito dopo il presidente Gravina formulerà l’organico di C e procederà con i calendari, per giocare possibilmente già il 16.  

VICOLO CIECO? - Dopo la battaglia in Aula al Palazzo H del Coni tra le parti in causa e le rispettive agguerritissime difese, la discussione è proseguita durante tutto il week-end anche perché la materia del contendere è complessa. Ma come si uscirà da questo vicolo cieco? Il calcio cadetto è finito in una specie di frullatore nell’estate terribile innescata dalle sentenze del Tribunale Federale Nazionale prima e della Corte Federale d’Appello poi. A complicare le cose sono state le risposte (frettolose) dei Comunicati Ufficiali del Commissario straordinario della Figc che hanno determinato ricorsi, appelli vari e contestazioni a non finire. Su questo è chiamato a decidere il massimo organo di Giustizia sportiva italiano dopo pronunciamenti endofederali a volte contraddittori e indecifrabili. Sono tanti i teoremi che le parti “ricorrenti” e quelle “resistenti” hanno prodotto a difesa delle proprie tesi. Il presidente Frattini e i quattro membri che compongono il massimo organo di giustizia sportiva, una vera e propria Cassazione, i professori Massimo Zaccheo, Mario Sanino, Dante D’Alessio e Gabriella Palmieri Sandulli, confrontatisi tra di loro sulle argomentazioni dei legali nelle voluminose memorie difensive proposte, si sono presi il tempo necessario per scongiurare ulteriori conflitti, dopo che il Catania ha presentato una denuncia penale ai danni dell’ex Segretario del Coni Fabbricini, «un uomo che ha dedicato la propria vita allo sport».

SOLUZIONI SUL TAVOLO - Le ipotesi immaginabili per uscire dal tunnel sono svariate, alcune fantasiose. Sostanzialmente sono tre le soluzioni più percorribili. Il Collegio potrebbe lasciare il torneo a 19 squadre, così come stabilito dal Comunicato ufficiale del 13 agosto, violando secondo tutte le difese delle ricorrenti (Novara, Catania, Siena, Ternana e Pro Vercelli) le norme dello Statuto Federale che impongono maggioranze qualificate per questo tipo di interventi oltre che il rispetto dei termini prescritti per le modifiche dei format, possibili solo con due stagioni d’anticipo. Da questo ragionamento nasce l’ipotesi molto avvalorata tra esperti di vario genere e competenza che la B possa tornare a 22. Ma ciò non disinnescherebbe una nuova questione: quali club hanno diritto a partecipare alla riformulazione dell’organico cadetto? Frattini di fatto deciderà se tocca a Novara, Catania, Siena o Ternana. Oppure a Siena, Ternana e Pro Vercelli nel caso in cui la decisione della Corte Federale che favoriva il club piemontese e quello etneo dovesse essere riformata dal Collegio di Garanzia. In realtà le posizioni di Novara e Catania sono anch’esse tra di loro differenti e il discorso andrebbe approfondito perché potrebbe avere risvolti opposti. Insomma, non è proprio detto che se viene ammesso il Novara sarà automaticamente così anche per gli etnei. E questa sarebbe la quarta ipotesi.

IPOTESI REMOTA. Si è parlato in questi giorni di ridde e contrasti dialettici e giurisprudenziali, anche di un’altra soluzione, in verità molto remota, di una B a 24 con tutte le ricorrenti dentro. Questa soluzione se inaridisce qualsiasi ipotesi di azione risarcitoria, rimette in discussione il principio che i format sono modificabili solo a maggioranze qualificate. E spingerebbe la Lega B ancora di più nel caos.


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