Furia Rudiger: "Non permetto di insultarmi". E spiega il gesto del dito

Il difensore del Real Madrid è finito al centro di una feroce polemica in Germania e ha deciso di fare chiarezza pubblicamente
Furia Rudiger: "Non permetto di insultarmi". E spiega il gesto del dito© Getty Images

Antonio Rudiger non ci sta e replica con forza ogni tipo di riferimento all'Isis nel contesto di uno scatto che il giornalista Julian Reichelt ha sottolineato come indicativo in tal senso. In Germania è polemica e il difensore del Real Madrid si è affidato alla Bild per fare chiarezza: "Come musulmano devoto, pratico la mia fede. Molti dei miei familiari appartengono a religioni diverse. Tuttavia ci rispettiamo e celebriamo insieme le feste religiose. Il rispetto e la tolleranza sono principi fondamentali che tutti noi rappresentiamo nella nostra famiglia. Prendo fermamente le distanze da ogni tipo di estremismo e dalle accuse di islamismo. La violenza e il terrorismo sono assolutamente inaccettabili. Difendo la pace e la tolleranza".

Rudiger spiega il gesto che ha causato polemiche

Poi Rudiger, che ha presentato denuncia per diffamazione alla Federcalcio tedesca per portare Reichelt davanti alla Procura di Berlino, ha spiegato: "Il gesto che ho usato si chiama finger tawhid. Nell'Islam, questo è considerato un simbolo dell'unità e dell'unicità di Dio. Il gesto è molto diffuso tra i musulmani di tutto il mondo e solo negli ultimi giorni il Ministero federale degli Interni lo ha classificato come non problematico".

Rudiger fa mea culpa: "Attenzione insufficiente da parte mia"

Rudiger ha comunque fatto mea culpa: “Riconosco anche che, a causa di un'attenzione insufficiente, ho dato a terzi la possibilità di interpretare deliberatamente male la mia pubblicazione per dividere e polarizzare. Ma non offrirò una piattaforma per la divisione e la radicalizzazione, motivo per cui ho deciso di fare una dichiarazione chiara dopo le nostre due partite internazionali di successo".


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Rudiger pronto a difendersi nelle sedi opportune

Rudiger ha poi concluso: "Allo stesso tempo, non permetterò che mi insultino e denigrino come islamista. Per questo ho deciso di sporgere denuncia. Riguarda la propaganda e la divisione. Mi difenderò sempre risolutamente da questo. Spero che questo chiarimento aiuti a chiarire gli equivoci e a portare alla luce la verità. Voglio anche ringraziare la Federazione, che mi ha sempre supportato in questa faccenda".

 


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Antonio Rudiger non ci sta e replica con forza ogni tipo di riferimento all'Isis nel contesto di uno scatto che il giornalista Julian Reichelt ha sottolineato come indicativo in tal senso. In Germania è polemica e il difensore del Real Madrid si è affidato alla Bild per fare chiarezza: "Come musulmano devoto, pratico la mia fede. Molti dei miei familiari appartengono a religioni diverse. Tuttavia ci rispettiamo e celebriamo insieme le feste religiose. Il rispetto e la tolleranza sono principi fondamentali che tutti noi rappresentiamo nella nostra famiglia. Prendo fermamente le distanze da ogni tipo di estremismo e dalle accuse di islamismo. La violenza e il terrorismo sono assolutamente inaccettabili. Difendo la pace e la tolleranza".

Rudiger spiega il gesto che ha causato polemiche

Poi Rudiger, che ha presentato denuncia per diffamazione alla Federcalcio tedesca per portare Reichelt davanti alla Procura di Berlino, ha spiegato: "Il gesto che ho usato si chiama finger tawhid. Nell'Islam, questo è considerato un simbolo dell'unità e dell'unicità di Dio. Il gesto è molto diffuso tra i musulmani di tutto il mondo e solo negli ultimi giorni il Ministero federale degli Interni lo ha classificato come non problematico".

Rudiger fa mea culpa: "Attenzione insufficiente da parte mia"

Rudiger ha comunque fatto mea culpa: “Riconosco anche che, a causa di un'attenzione insufficiente, ho dato a terzi la possibilità di interpretare deliberatamente male la mia pubblicazione per dividere e polarizzare. Ma non offrirò una piattaforma per la divisione e la radicalizzazione, motivo per cui ho deciso di fare una dichiarazione chiara dopo le nostre due partite internazionali di successo".


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