Napoli, i 5 dubbi di Sarri. Lo Zenit va in pressing

Sul tavolo ci sono motivazioni da ritrovare e una rosa da ridefinire. Sullo sfondo l'ex panchina di Mancini in Russia
Napoli, i 5 dubbi di Sarri. Lo Zenit va in pressing

ROMA - Maurizio Sarri sta interrogando se stesso, per capire cosa fare da «grande»: la panchina del Napoli è sua, lo dice il contratto (e semmai può negarlo la clausola) ma dentro un sì, ch’è apparso assai probabile tra il pranzo di mercoledì e la cena di giovedì, che è andato evaporando in qualche percentuale poi successivamente, è legato a una serie di domande alle quali dare risposta. Con il pressing insistente dello Zenit, orfano di Mancini, arrivato giovedì scorso fin sotto casa sua. Entro domani, la dead line che pare essere stata definita, Sarri dovrà uscire dai propri dubbi, scegliere, quindi decidere se Napoli è un’Idea che ancora gli appartiene o solo un amabile ricordo.

LA DIFESA
Koulibaly e Albiol: paura di perderli
E dunque, il Ministro della Difesa e il suo Capo di Gabinetto. Siamo in presenza di autorità assolute, nell’immaginario di Sarri, la fusione tra l’intelligenza tattica allo stato puro e la prepotenza atletica e fisica. Sono le garanzie costruite nel tempo, l’elasticità 3.0 che ha avuto bisogno di un lavoro ossessionante, con l’aiuto del drone, e che vengono ritenute inapplicabili perlomeno nell’immediato. [...]


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IL CENTROCAMPO
Possibile addio per Hamsik e Jorginho
Sono ipotesi, come quelle precedenti, e sono percorribili o anche no: dipende, chiaramente, dalle offerte che potrebbero arrivare all’Inghilterra (il City nel dettaglio per il regista,) e dalla Cina (per il capitano). [...]


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L'ATTACCO
La clausola di Mertens. Ma c'è Milik
“Quella” è un invito ad acquisire un centravanti, comunque di trentuno anni, che è stato realmente inventato da Sarri: ventotto milioni di euro, visto l’andamento, sono briciole. Mertens è certo un talento, un attaccante diverso morfologicamente e anche tecnicamente, praticamente fuori dalle convenzioni del ruolo. Ma il Napoli però ha già in organico Milik. [...]


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GRANDI RISULTATI
Il timore di non essere competitivi
La parola scudetto va obbligatoriamente sottratta dal vocabolario, e non esclusivamente per ragioni scaramantiche, ma innanzitutto per liberare l’ambiente dalla ossessione e rendere pubblici gli obiettivi. Ma il sospetto di non riuscire ad essere «quel» Napoli che si è appena congedato con 91 punti è un tormento che assale l’allenatore. Vale comunque il principio originale: neanche al suo avvento, nell’estate del 2015, Sarri avrebbe sospettato di poter trascinare il Napoli ad un confronto alla pari con la Juventus, lasciando le altri Nobili del campionato a distanze siderali. [...]


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LA PREOCCUPAZIONE
Un progetto totalmente da riavviare
Il Napoli vorrebbe trattenere la struttura portante del suo impianto ma c’è la consapevolezza di non poter, su questo argomento, avere sicurezze, considerate le insidie del mercato. Sarri ha riattivato il Napoli dopo la delusione del 2015, la sconfitta in casa con la Lazio, con rigore sbagliato da Higuain a un quarto d’ora dalla fine, che costò il posto nei preliminari di Champions League. Anche quello pareva un salto nel vuoto e invece è cominciato un ciclo che ha trascinato ad un palmo dallo scudetto. [...]


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ROMA - Maurizio Sarri sta interrogando se stesso, per capire cosa fare da «grande»: la panchina del Napoli è sua, lo dice il contratto (e semmai può negarlo la clausola) ma dentro un sì, ch’è apparso assai probabile tra il pranzo di mercoledì e la cena di giovedì, che è andato evaporando in qualche percentuale poi successivamente, è legato a una serie di domande alle quali dare risposta. Con il pressing insistente dello Zenit, orfano di Mancini, arrivato giovedì scorso fin sotto casa sua. Entro domani, la dead line che pare essere stata definita, Sarri dovrà uscire dai propri dubbi, scegliere, quindi decidere se Napoli è un’Idea che ancora gli appartiene o solo un amabile ricordo.

LA DIFESA
Koulibaly e Albiol: paura di perderli
E dunque, il Ministro della Difesa e il suo Capo di Gabinetto. Siamo in presenza di autorità assolute, nell’immaginario di Sarri, la fusione tra l’intelligenza tattica allo stato puro e la prepotenza atletica e fisica. Sono le garanzie costruite nel tempo, l’elasticità 3.0 che ha avuto bisogno di un lavoro ossessionante, con l’aiuto del drone, e che vengono ritenute inapplicabili perlomeno nell’immediato. [...]


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