LISBONA (PORTOGALLO) - Toccherà a Sinisa Mihajlovic riportare un po’ di pace nella polveria Sporting Clube de Portugal. L’allenatore serbo è atterrato a Lisbona ieri notte, questa mattina ha avuto una riunione con il presidente dei leoni biancoverdi Bruno de Carvalho per definire gli ultimi dettagli e poi è arrivata la firma: «Accordo triennale», ha poi annunciato il club di Lisbona con una nota ufficiale accogliendo il tecnico serbo che così raccoglie l’eredità del santone Jorge Jesus, fuggito in fretta e furia al termine della stagione negli Emirati Arabi per prendere possesso della panchina del Al-Hilal.
A Sporting Clube de Portugal – Futebol, SAD chegou a acordo com o treinador Sinisa Mihajlovic para as próximas três épocas desportivas.
— Sporting Clube de Portugal (@Sporting_CP) 18 giugno 2018
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POLVERIERA - Al momento dell’arrivo all’aeroporto di Lisbona, Mihajlovic è stato intercettato dai cronisti locali, che l’attendevano al varco, ma ha preferito non rilasciare grandi dichiarazioni. «Parlerò domani». Davanti all’insistenza dei giornalisti, poi, l’exallenatore del Torino se l’è cavata con ironia, prima di sgattaiolare. «Sono venuto per fare shopping. Scusate, ma non parlo in inglese». Il tutto con impeccabile accento di Oxford. Missione complicata per l’ex braccio destro di Roberto Mancini, chiamato a riportare un minimo di tranquillità in un ambiente reso incandescente dall’aggressione di una cinquantina di elementi della frangia più estrema della tifoseria locale agli stessi giocatori, che ha portato a una vera e propria diaspora dei pezzi più pregiati. Oltre al tecnico Jorge Jesus, che ha accusato direttamente il presidente Bruno de Carvalho di aver macchinato l’agguato, si sono dati alla fuga i vari Bas Dost, Rui Patrício, William Carvalho, Bruno Fernandes, Gelson Martins, Rodrigo Battaglia, Rafael Leao, Daniel Podence e Ruben Ribeiro. Tutti hanno richiesto di stracciare i rispettivi contratti per giusta causa. Da quel che si dice in Portogallo, prima di Mihajlovic il club biancoverde aveva sondato Felipe Scolari, ottenendo un secco no. Il tecnico serbo, da parte sua, avrebbe declinato gli inviti di Cagliari e Krasnodar pur di guidare i leoni lusitani, con cui disputerà la prossima Europa League.