Napoli, Lobotka e Arias restano due obiettivi dell’estate

Occhi in casa Real: Mariano Diaz e Marcos Llorente i più studiati
Napoli, Lobotka e Arias restano due obiettivi dell’estate© REUTERS
Antonio Giordano
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Tagsnapoli

NAPOLI - Cosa fanno? Come se la passano? Quanto giocano? E dove giocano? Benvenuti nel futuro, però interrogando qualcosa che riguarda il passato: perché il calcio è memoria e non va sprecato quel patrimonio di conoscenze dirette accumulate nel tempo. Il mercato che verrà, giugno più che gennaio, non dimentica le relazioni che giacciono nella memoria e Stanislav Lobotka (24 anni a momenti) è il calciatore che maggiormente ha stuzzicato la fantasia di Giuntoli, con la benedizione di Ancelotti, nell’estate scorsa: là in mezzo, nel cuore del campo, ci sono Hamsik e Diawara (ma volendo, come visto, anche Fabian Ruiz, Allan, Rog e Zielinski) e dunque l’abbondanza regna sovrana, ma nessuno può leggere nel mercato e dunque prevederlo. Le attenzioni inglesi per Diawara, ad esempio, restano vive e un anno fa, dinnanzi a sollecitazioni da Everton e Tottenham, il Napoli ha preferito eclissarsi, evitando di intrufolarsi in qualsiasi chiacchierata propedeutica alle trattative: ora dipenderà dagli eventi, dalle prestazioni, dal rendimento e comunque Lobotka rimane un profilo ritenuto alto e funzionale. Lui come Santiago Arias (26), che è stato monitorato per periodi abbastanza lunghi e continua a rientrare tra i calciatori assai graditi. Però Ghoulam sta per tornare e dunque....

BIANCO REAL - E’ la Spagna la frontiera più frequentemente superata, sarà per analogie o anche per la presenza di calciatori d’assoluto valore: nella ristretta cerchia degli attaccanti, stavolta come quattro mesi fa, resta interessante il profilo di Mariano Diaz (25 anni compiuti ad agosto) arrivato al Real Madrid dal Lione e fino ad ora “protagonista” per appena 399 minuti effettivi di gioco. Nella casa blança c’è spessore tecnico ed anche personalità, bisogna saperci guardare dentro, per magari scovare giocatori che sono “soffocati” dai galattici di oggi: Marcos Llorente (24 tra due mesi) sta più fuori che dentro al campo, è diventato marginale, e lui ha cominciato a farsi notare, nelle giovanili, proprio quando Ancelotti stava preparando - e con successo - l’assalto alla “Decima”.


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