Tifosi Chelsea spaccati: #Sarriout dilaga sui social

Il tecnico italiano nell'occhio del ciclone dopo le batoste subite dal Bournemouth e dal City in Premier e l'eliminazione dall'FA Cup da parte del rinato Manchester United di Solskjaer: tanti supporter Blues lo vorrebbero cacciare da Stamford Bridge, ma c'è chi sta con Sarri
Tifosi Chelsea spaccati: #Sarriout dilaga sui social

ROMA - Prima il 4-0 subito dal Bornemouth, che aveva iniziato a far serpeggiare la contestazione, poi l'umiliante 6-0 con cui il Manchester City ha chiarito in maniera brutale quanto il Sarriball fosse ben lontano dalla sua realizzazione (con la mancata stretta di mano di Sarri a Guardiola che ha gettato benzina sul fuoco dei tabloid), infine il 2-0 subito in casa da un redivivo Manchester United, incassato a Stamford Bridge schierando la stessa formazione affondata dal City. Cosa sta succedendo a Maurizio Sarri e al suo Chelsea?

Da «Maurizio, ooooh, Maurizio, ooooh» a «Fuck Sarriball», la rivoluzione sarrista sembrava aver attecchito a Londra ma il freddo inverno sembra aver messo in mostra tutta la fragilità dell'idea di calcio che il tecnico italiano sta provando a innestare su una rosa già costruita da altri, con i soli Jorginho e Higuain - appena arrivato - vere e uniche scelte di Sarri. «Non lo sopporto più, non sta mostrando un grande calcio, non ha mai vinto un trofeo e continua a schierare solo la stessa formazione facendo sostituzioni ridicole», una delle accuse che si possono trovare sui social accompagnata dall'hashtag #Sarriout che sta monopolizzando i social Blues. «Ne hai presi sei dal City e schieri lo stesso undici titolare contro uno United in grande forma? E saresti un genio della tattica?», fa notare un altro tifoso sotto lo stesso slogan, «E abbiamo mandato via Conte per tutto questo? Scusaci Antonio, ci dispiace», un tweet nostalgico dell'altro italiano mandato via dopo una Premier e una FA Cup. In tanti gli chiedono di cambiare schema, di essere meno prevedibile, di evolvere un gioco che sembra ormai non funzionare, ma in mezzo a tante voci che lo attaccano, c'è anche chi lo difende.


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C'E' CHI STA CON SARRI - La panchina di Sarri, dopo queste sconfitte, è chiaramente a rischio: sotto accusa non c'è solo il fatto di avere perso, ma le modalità arrendevoli e impotenti con le quali sono arrivati i ko con le due di Manchester. Vedere rassegnazione e mancanza di voglia di lottare - c'è chi pensa che la squadra sia in confusione totale per i rigidi dettami tecnici da seguire in maniera maniacale - nel gruppo Blues ha scatenato i giornali britannici, convinti che Zidane abbia già messo in chiaro alla dirigenza del Chelsea le sue richieste per sedersi sulla panchina di Stamford Bridge, ma c'è anche chi prova a prendere le difese del manager italiano mettendo sotto accusa giocatori e disparità di trattamento con le altre big - e gli altri big della panchina - della Premier: «#MourinhoOut, #ConteOut, ora #SarriOut: quale altro grande allenatore sarà il prossimo? Quanto tempo dovrà passare prima che capiate che i giocatori che abbiamo non sono bravi abbastanza?» «Testardo Sarri? Lo era anche Guardiola, che il primo anno ha preso tante batoste, con la differenza che il City lo ha appoggiato in pieno a suon di sterline arrivandogli a comprare tre esterni in una sola finestra di mercato. E vi ricordate la prima stagione di Klopp? Arrivò ottavo in campionato senza vincere nulla». 


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ROMA - Prima il 4-0 subito dal Bornemouth, che aveva iniziato a far serpeggiare la contestazione, poi l'umiliante 6-0 con cui il Manchester City ha chiarito in maniera brutale quanto il Sarriball fosse ben lontano dalla sua realizzazione (con la mancata stretta di mano di Sarri a Guardiola che ha gettato benzina sul fuoco dei tabloid), infine il 2-0 subito in casa da un redivivo Manchester United, incassato a Stamford Bridge schierando la stessa formazione affondata dal City. Cosa sta succedendo a Maurizio Sarri e al suo Chelsea?

Da «Maurizio, ooooh, Maurizio, ooooh» a «Fuck Sarriball», la rivoluzione sarrista sembrava aver attecchito a Londra ma il freddo inverno sembra aver messo in mostra tutta la fragilità dell'idea di calcio che il tecnico italiano sta provando a innestare su una rosa già costruita da altri, con i soli Jorginho e Higuain - appena arrivato - vere e uniche scelte di Sarri. «Non lo sopporto più, non sta mostrando un grande calcio, non ha mai vinto un trofeo e continua a schierare solo la stessa formazione facendo sostituzioni ridicole», una delle accuse che si possono trovare sui social accompagnata dall'hashtag #Sarriout che sta monopolizzando i social Blues. «Ne hai presi sei dal City e schieri lo stesso undici titolare contro uno United in grande forma? E saresti un genio della tattica?», fa notare un altro tifoso sotto lo stesso slogan, «E abbiamo mandato via Conte per tutto questo? Scusaci Antonio, ci dispiace», un tweet nostalgico dell'altro italiano mandato via dopo una Premier e una FA Cup. In tanti gli chiedono di cambiare schema, di essere meno prevedibile, di evolvere un gioco che sembra ormai non funzionare, ma in mezzo a tante voci che lo attaccano, c'è anche chi lo difende.


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