ROMA - Te ntación blanca. Pazzi di Gila, anche in Liga: le voci di mercato diventano grida quando c'è di mezzo il Real Madrid. Soltanto rumors, per il momento, ma in Spagna sono sicuri: il club in cui è cresciuto è pronto a riportarlo a casa sfruttando la percentuale sulla futura rivendita stabilita nel 2022. Calcoli presto fatti: la Lazio dovrebbe riconoscere al Real il 50% sulla vendita del classe 2000, che a quel punto tornerebbe alla squadra di provenienza per la metà del prezzo. Lotito e Fabiani non hanno programmato nessuna cessione per il centrale, anzi, pensano che il suo valore di mercato possa ulteriormente crescere con almeno un'altra stagione da protagonista in Serie A. È un pezzo da blindare, esploso all'improvviso grazie all'emergenza che ha "costretto" Sarri a impiegarlo a metà novembre: fuori Romagnoli e Casale, entrambi ai box durante la sosta per una lesione muscolare, dentro Gila che era rimasto l'unico calciatore di movimento a non essere ancora impiegato. In naftalina fino alla trasferta di Salerno: velocità e personalità, prestazioni positive anche quando la Lazio è crollata. Con merito non ha più mollato il posto da titolare.
Valore Gila
È arrivato a 26 presenze complessive, 5 su 5 da titolare da quando c'è Tudor. Il passaggio alla linea a tre e lo stop muscolare di Romagnoli lo hanno "facilitato" pure dopo il cambio in panchina. Il croato ha avuto le opzioni contate nel reparto arretrato. Il suo rendimento non è passato inosservato nemmeno all'estero: quello del Real Madrid è un interesse da segnalare, alimentato dall'addio imminente di Nacho Fernandez, che non rinnoverà il proprio contratto e a luglio si libererà a parametro zero dopo aver giocato l'intera carriera con la stessa maglia. I media spagnoli, nel processo di ringiovanimento della rosa, hanno fatto il nome di Gila, cresciuto con la camiseta del Castilla, squadra B dei Blancos. A soli due anni dal trasferimento a Roma - per circa 6 milioni di euro - è stato ipotizzato un viaggio al contrario a costi decisamente differenti. Per il Real, vista la una percentuale privilegiata, si tratterebbe comunque di un investimento a costi contenuti.
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