La Lazio manca l'impresa ed esce: vince il Siviglia 2-0

I biancocelesti non trovano la via del gol e vengono puniti ed eliminati dalle reti di Ben Yedder e Sarabia. Male l'arbitro Taylor che nega un rigore su Lulic
La Lazio manca l'impresa ed esce: vince il Siviglia 2-0© EPA
Alessandro Menghi
4 min

SIVIGLIA - Non riesce alla Lazio - pur giocando bene - l'impresa di vincere al Sanchez Pizjuan e ribaltare l'1-0 dell'andata. Passa il Siviglia che batte i biancocelesti anche nella partita di ritorno per 2-0 grazie ai gol di Ben Yedder e Sarabia ed accede agli ottavi di Europa League. Quantomeno discutibile la direzione di gara dell'arbitro Taylor, che prima dell'1-0 non vede un rigore su Lulic e poi nel secondo tempo caccia Marusic per un colpo di gomito tutt'altro che proibito. 

SIVIGLIA-LAZIO 2-0

LE SCELTE - Inzaghi sorride e cambia rispetto all'andata: Milinkovic e Immobile ci sono e partono dall'inizio. Non ce la fanno invece Luis Alberto, Parolo e Leiva, tutti acciaccati e in panchina (tranne lo spagnolo), giocano Cataldi e Badelj a centrocampo insieme a Marusic, Lulic e Milinkovic appunto. In difesa Patric, Acerbi e Radu davanti a Strakosha. Caicedo scorta Immobile. Anche Machin ritocca leggermente la formazione della sfida dell'Olimpico, solo un cambio: Banega (squalificato) rimpiazzato da Roque Mesa. 

RIGORE NEGATO ALLA LAZIO E GOL - La paura di prendere un gol che taglierebbe le gambe e renderebbe la missione della vittoria più difficile obbliga la Lazio a rimanere guardinga e paziente. Ritmi lenti, al 5' Escudero si stira e lascia il posto a Promes. Poi la prima grande chance al 17': Lulic davanti a Vaclik perde il tempo per tirare e poi viene toccato da dietro. Rigore netto e conseguente cartellino rosso che non vengono ravvisati dall'arbitro Taylor. Dall'altra parte invece Ben Yedder - come all'andata - non sbaglia e sulla resipinta difettosa di Strakosha dopo il tiro di Sarabia mette dentro il gol dell'1-0 (19').

MANCA SOLO IL GUIZZO - La Lazio non molla, continua a cercare un varco. Il gioco c'è, ma mancano i tiri. Il primo arriva al 40', la conclusione di Immobile dopo il dribbling su Kjaer è sbilenco e finisce fuori da buona posizione. Alla fine del primo tempo il risultato non rispecchia quello visto in campo, i biancocelesti hanno proposto e avuto le occasioni per segnare. È mancato il guizzo negli ultimi 16 metri. 

MIRACOLO DI VACLIK - Inzaghi scuote i suoi e passa alla difesa a 4 togliendo Patric ed inserendo Correa. Nello spazio di due minuti rischia di cambiare la partita: al 53' il tiro deviato da Andrè Silva mette paura a Strakosha, che guarda il pallone andare sul fondo. Sul fronte opposto stesso brivido corso dal Siviglia, con Kjaer che rischia l'autogol in scivolata. Un giro di lancette e Vaclik con un miracolo salva sul piatto al volo di Acerbi.

CHE SCOSSA ROMULO - Cambia ancora Inzaghi, Romulo sostituisce Milinkovic e prende il ruolo di mezzala. Al 61' Vazquez tira giù proprio Romulo e Taylor gli sventola la seconda ammonizione della gara: Siviglia in dieci. Preme la Lazio, poco dopo in area di rigore sui piedi del centrocampista ex Genoa rimbalza la palla del pareggio, un muro biancorosso si oppone al tentativo. Insistono i capitolini, ma anche il delicato pallonetto di Immobile che scavalca Vaclik supera la traversa.

SARABIA CHIUDE I GIOCHI - Ristabilita la parità numerica al 71': Taylor, molto fiscale, espelle Marusic reo di aver allargato troppo il gomito. È il colpo che smorza le speranze della Lazio, spente definitivamente sette minuti più tardi quando Sarabia chiude i conti trasformando in gol l'assist di Jesus Navas e mandando il Siviglia sul 2-0 finale. Per i biancocelesti c'è il rammarico per le tante occasioni create senza aver trovato però la via della rete. 


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