Mancini lancia Immobile: «Deve segnare»

Il ct ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di domani sera contro il Portogallo e ha chiesto agli azzurri una grande prestazione
Andrea Ramazzotti
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MILANO - Roberto Mancini si affida a Ciro Immobile per il match contro il Portogallo di domani sera. 

Mancini, chi giocherà in attacco tra Immobile e Berardi?
Abbiamo ancora 24 ore e decideremo domani, ma Immobile ha molte possibilità di giocare dall’inizio.

Che bilancio fa della sua esperienza?
Sente la pressione di tutta l’Italia, non solo di una tifoseria?Mi sono trovato benissimo e sono felice di questa scelta. All’inizio il morale era sotto i tacchi dopo la mancata qualificazione ai Mondiali ma ho visto i ragazzi desiderosi di riportare l’Italia in alto. Ci vorranno ancora delle partite, ma tutti i stanno impegnando al massimo. Se alleni la nazionale la pressione di 50 milioni di persone c’è e tutti vogliono che tu vinca e che tu scelga i giocatori della loro squadra. Un po’ di esperienza ce l’ho. E’ bello comunque che San Siro abbia risposto presente.

La Nations League all’inizio non sembrava una priorità, mentre adesso…
A noi piacerebbe andare alle Final Four, ma all’inizio dovevamo dare spazio a ragazzi giovani di giocare una partita importante come quella contro il Portogallo. Se non dai la possibilità a questi ragazzi di sbagliare, di crescere, è tutto più difficile. Ora dobbiamo fare una partita, cercare di vincere e poi quello che accadrà.

I talenti adesso rispetto a un anno fa si stanno intravedendo, da Tonali a Zaniolo.
Se uno è bravo sicuramente arriva. C’è una generazione di ragazzi di 18, 19, 20 anni che hanno bisogno di giocare in A, non in B o in C. Noi li chiamiamo per conoscerli anche se sarebbe meglio vederli in campo in A. Allenarsi con Chiellini, Bonucci e Verratti li può aiutare. Credo che abbiamo un buon serbatoio in vista del futuro.

Al suo posto un anno fa c’era un ct al quale chiedevamo perché non si dimettesse. Come ha fatto a resuscitare la Nazionale?
La Nazionale non è mai morta. Io mi ricordo quelle due partite nelle quali meritava di andare avanti e di segnare. Ci sono momenti così che accadono e purtroppo lo scorso anno è toccato alla nostra. Ci siamo riboccati le maniche e la strada è lunga per tornare ai livelli dell’Italia. Ci proviamo, ma non è così semplice.

Immobile si può adeguare al nuovo modulo offensivo o pensa che si possa giocare in maniera diversa che in Italia?
Nel suo club gioca in maniera un po’ diversa, ma ha la qualità che fa gol e noi stiamo cercando più gol. Lui ha la qualità di far gol in area di rigore ed è avvantaggiato rispetto agli altri. Lui deve mettere in difficoltà i due centrali, deve cercare di segnare e fare quello che sa fare.

Le piace il centrocampo con il doppio play con Verratti e Jorginho?
Domani sarà la quarta partita che faranno insieme e non hanno avuto molte possibilità di giocare insieme perché Verratti era infortunato. Sono molto bravi tecnicamente e si capiscono bene. Più giocheranno bene e più miglioreranno.

Sfrutterà la gara contro gli Stati Uniti per provare qualche giovane dell’Under 21?
Dopo la partita di domani arriveranno Kean e Mancini dall’Under, mentre da stasera sarà aggregato alla squadra anche Acerbi. Dopo la partita andranno via quelli che hanno giocato di più nelle loro squadre ovvero Florenzi, Jorginho, Chiellini e Insigne.

Perché questa Nazionale piace tanto?
Perché siamo belli… Milano ha sempre risposto bene, anche quando ero calciatore. La Nazionale è la squadra di tutti… E vedendo le ultime partite, la speranza è che adesso in tanti la vogliano vedere dal vivo…

Quanto peserà l’assenza di Cristiano Ronaldo? Avreste preferito trovarvelo di fronte?
Ronaldo è uno dei più forti al mondo e ha qualità che nessuno altri fa, ma là davanti senza di lui hanno Bruma e André Silva e sono campioni d’Europa. Rimangono una grande squadra. Ci sarebbe piaciuto anche per lo spettacolo trovarcelo di fronte.

Perché ha lasciato a casa Perin?
L’ho lasciato a casa perché aveva un problema al mignolo.


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