Italia, Lotti non si sbilancia su Tavecchio: «Dimissioni? Attendo comitato Figc»

Il ministro dello Sport esterna la sua preoccupazione: «Ci siamo resi conto che qualcosa nel mondo del calcio non andava, non due giorni fa, ma da un po' di tempo»
Italia, Lotti non si sbilancia su Tavecchio: «Dimissioni? Attendo comitato Figc»© LaPresse
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ROMA - «So che la federazione si riunirà in Consiglio federale lunedì. Attendo ulteriori soluzioni che vorranno presentarci». Con queste parole il ministro dello Sport, Luca Lotti è interventuo nella polemica che riguarda l'eliminazione della Nazionale di calcio dai Mondiali, a margine di un incontro del Pd a Prato. Ai cronisti che chiedevano se il ministro si aspettasse un passo indietro del presidente Tavecchio, Lotti ha risposto: «È il momento di fare una riflessione seria, di far ripartire il calcio e di rifondarlo da zero. Ad ora non ho sentito né soluzioni, né idee, né proposte. Quindi, mi sembra che si sia nella stessa identica situazione di qualche giorno fa. Mi auguro che si rifletta bene e si prendano le giuste decisioni. Per rispetto della federazione attendo quello che lunedì mattina il comitato federale ci dirà e ci farà sapere».

RIFLESSIONE - Quando al ministro è stato chiesto se Tavecchio si debba dimettere, Lotti ha risposto: «Credo che sia opportuno che la federazione rifletta, che tutto il Consiglio federale rifletta. È il momento di rifondare il calcio. Non mi sembra che in questi minuti si siano prese delle decisioni che vanno in questa direzione. Per rispetto del Consiglio federale aspetto quello che lunedì verrà detto e le considerazioni che verranno prese». Il governo segue da vicino il momento di crisi del calcio: «Come governo non ci siamo resi conto che qualcosa nel mondo del calcio non andava, non due giorni fa, ma da un po' di tempo. E da un po' di tempo stiamo provando a dare una mano al calcio a ripartire, mi riferisco non solo a riferimenti normativi in merito agli stadi, alla costruzione degli stadi e alla riorganizzazione dei diritti, ma anche alla spinta propulsiva per far sì che, ad esempio, la Lega di A si doti finalmente di una governance degna. Questo lo abbiamo fatto, chiesto e pressato in tutti i modi».

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