Pagina 1 | Moviola Serie A: Nainggolan rosso corretto, Mertens gol regolare

Moviola Serie A: Nainggolan rosso corretto, Mertens gol regolare© LAPRESSE

ROMA - Forse il modo migliore per dire addio alla carriera di una vita: se è stata davvero l’ultima di Paolo Tagliavento (gli occhi lucidi fanno pensare di sì), non poteva esserci partita migliore. Roma-Juve è comunque un classico, anche se privo dell’animosità che ha contraddistinto tante sfide fra queste squadre: la Juve ha festeggiato lo scudetto, la Roma la Champions. Per l’arbitro nessun episodio particolare, ha diretto con serenità (forse perché ultima?), ha correttamente espulso l’ingenuo Nainggolan, s’è preso gli abbracci di tutti e stavolta non saranno oggetto di ricostruzioni: di Rocchi prima di Allegri, ma anche di Di Francesco e poi di De Rossi.

ROSSO - Ingenuo e poco furbo Nainggolan, che è sembrato andarsi a cercare il primo giallo (trattenuta a più riprese su Alex Sandro) e non ha usato il minimo della prudenza nell’entrata su Dybala, di gioco, non cattiva, ma in ritardo e dunque meritevole della seconda ammonizione.

FUORIGIOCO - Di poco, ma è in fuorigioco Dybala quando va a segnare il gol poi annullato: al momento del lancio di Alex Sandro, è oltre Kolarov.

NO RIGORE - Intervento deciso di Juan Jesus su Dybala in area di rigore giallorossa, il difensore si prende un bel rischio, ma il contatto si può riassumere come un tocco di gioco.

PULITO - E’ pulito l’intervento di Nainggolan ai danni di Bernardeschi ai limiti dell’area della Roma: il belga prende solo il pallone e non l’avversario.


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SAMPDORIA-NAPOLI 0-2

Non benissimo Gavillucci, non solo per colpa sua: l’episodio è il gol annullato a Mertens, ininfluente ai fini del risultato finale, però importante. Ferma il gioco per cori discriminatori (in arrivo provvedimenti del Giudici sportivo), fa bene ad ammonire Ramirez e Hamsik che si beccano: «Con tutto quello che sta succedendo?».

NESSUN DUBBIO - Allora torniamo al gol di Mertens: sul pallone in arrivo dall’angolo, saltano (in ordine rispetto alla provenienza del pallone, è importante) Albiol e Andersen: il pallone finisce a Mertens che segna. Il belga era stato rimesso in gioco dal colpo di testa di Andersen, che vale come una giocata. E lo sarebbe stato comunque, pure in caso di colpo di testa di Albiol, visto che l’azzurro viene prima e dunque successivamente ci sarebbe stato il tocco dell’avversario. Insomma, per l’evidenza delle immagini, ma anche per logica (ci avrà pensato, il VAR Massa?), quel gol era buono. Unica spiegazione: non ravvisando una certezza cristallina, arbitro e VAR hanno tenuto la decisione del campo.

DISCIPLINARE - Manca un giallo per Albiol: il gomito su Kownacki è largo.


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PAIRETTO (BOLOGNA-CHIEVO 1-2)

Un altro pomeriggio da tregenda per Pairetto, la conferma che le parole di Gasperini non c’entrano nulla. Presunzione e supponenza nel modo di stare in campo, superficialità nelle decisioni tecniche sono sempre le stesse. Non è da meno Pasqua (VAR), al quale evidentemente qualche elogio ha fatto male. Insieme, in un minuto, confezionano il patatrac della domenica. Se c’è qualcuno a rischio, oltre ai due dismessi per limiti d’età (Damato e probabilmente Tagliavento) sarebbe più giusto guardare a Pairetto, piuttosto che cercare altrove. Gli episodi. Tomovic entra da dietro su Verdi proprio dentro l’area di porta, pallone ancora lontano, intervento netto sulle gambe: doveva essere calcio di rigore e il VAR sarebbe dovuto intervenire. Non solo, ma il provvedimento sarebbe stato più rosso (dov’è l’intervento “genuino” se il pallone ancora non c’è?) che giallo. Pairetto assegna invece un angolo che è invenzione pura (quando Verdi tocca il pallone, il piede di Tomovic è a una cinquantina di centimetri dal pallone stesso). Sull’angolo, tiro di Masina, Hetemaj in scivolata tocca il pallone con la natica sinistra, fianco e poi braccio che è già piantato a terra per attutire la caduta, non è largo e il movimento è congruo. Indovinate? Sì, calcio di rigore. Non solo: c’è un dubbio per una trattenuta di Helander ai danni di Castro in area. Inglese è in posizione regolare sul lancio di Gobbi sul gol del 2-1.


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MAZZOLENI (CROTONE-LAZIO 2-2)

Più che positiva la partita di Mazzoleni. Ok il rigore alla Lazio, netto il pestone di Ceccherini sul piede di Lulic (che non fa fallo su Sampirisi, il contatto fra i due è di gioco). Ok la rete di Simy, in linea con Basta sul cross di Martella. Contatto Ceccherini-Felipe: il primo è rude, il secondo cade forse troppo disinvolto. Cross di Patric, Capuano con le gambe, non c’è mano. Ok il 2-2 di Milinkovic, in gioco al momento del tocco di De Vrij.

VALERI (FIORENTINA-CAGLIARI 0-1)

Partita tutt’altro che facile per Valeri, la tiene bene, anche in occasione della rissa. Regolare la rete di Pavoletti: sulla punizione di Lykogiannis, lo tiene in gioco Milenkovic. Senza senso l’intervento di Veretout ai danni di Joao Pedro, un calcione solo per colpire l’avversario, rosso diretto ok (il viola era già ammonito), poi controllo della rissa a distanza per non perdersi nulla.

MARIANI (TORINO-SPAL 2-1)

Male anche Mariani e con lui il VAR Damato: Felipe finisce giù colpito da dietro da Moretti, che non prende mai il pallone: era rigore per la Spal, grave abbaglio. Ok annullare la rete di De Silvestri (off side netto), non c’è fallo di Rincon su Kurtic nell’azione che porta all’1-1 di Belotti.

CALVARESE (VERONA-UDINESE 0-1)

Partita senza criticità per Calvarese, affidabile per qualsiasi situazione. A proposito di chi rischia di finire a casa....

GUIDA (ATALANTA-MILAN 1-1)

Non bene Guida: poco accettato dalle squadre, gestione disciplinare schizofrenica: alla fine sono 11 gialli e due rossi, assolutamente sproporzionati. E se i rossi sono giusti (applauso ironico di Toloi visto dal IV Ghersini; entrata a gamba tesa di Montolivo), il primo nasce da un non fallo (con tanto di giallo) di Toloi su Bonaventura che si butta. Romagnoli-Ilicic in area: di gioco, lo valuta Guida.


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ROMA - Forse il modo migliore per dire addio alla carriera di una vita: se è stata davvero l’ultima di Paolo Tagliavento (gli occhi lucidi fanno pensare di sì), non poteva esserci partita migliore. Roma-Juve è comunque un classico, anche se privo dell’animosità che ha contraddistinto tante sfide fra queste squadre: la Juve ha festeggiato lo scudetto, la Roma la Champions. Per l’arbitro nessun episodio particolare, ha diretto con serenità (forse perché ultima?), ha correttamente espulso l’ingenuo Nainggolan, s’è preso gli abbracci di tutti e stavolta non saranno oggetto di ricostruzioni: di Rocchi prima di Allegri, ma anche di Di Francesco e poi di De Rossi.

ROSSO - Ingenuo e poco furbo Nainggolan, che è sembrato andarsi a cercare il primo giallo (trattenuta a più riprese su Alex Sandro) e non ha usato il minimo della prudenza nell’entrata su Dybala, di gioco, non cattiva, ma in ritardo e dunque meritevole della seconda ammonizione.

FUORIGIOCO - Di poco, ma è in fuorigioco Dybala quando va a segnare il gol poi annullato: al momento del lancio di Alex Sandro, è oltre Kolarov.

NO RIGORE - Intervento deciso di Juan Jesus su Dybala in area di rigore giallorossa, il difensore si prende un bel rischio, ma il contatto si può riassumere come un tocco di gioco.

PULITO - E’ pulito l’intervento di Nainggolan ai danni di Bernardeschi ai limiti dell’area della Roma: il belga prende solo il pallone e non l’avversario.


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