La Penna supera l’esame. Kouame, pallone sulla linea

Tutti gli episodi degli anticipi del sabato della nona giornata di Serie A
La Penna supera l’esame. Kouame, pallone sulla linea© ANSA

Juventus-Genoa 1-1
La Penna
La Penna supera l’esame. Kouame, pallone sulla linea

Molto bene, sia pure in una partita facile, il giovane Federico La Penna, al primo anno stabilmente alla Can A. Mancano episodi specifici nelle due aree, i dubbi per il VAR (Calvarese) sono davvero pochi, quasi inesistenti, se non fosse per quel pallone che Kouame controlla sulla linea grazie anche ad un effetto bizzarro. Giuste le decisioni disciplinari. In generale, ha diretto con una tranquillità e una compostezza da arbitro già maturo. Il pelo nell’uovo: qualche protesta di troppo, soprattutto all’inizio, su decisioni prese francamente evidenti.

RETE REGOLARE - Regolare la rete dell’1-1 che fisserà il risultato. Tutto nasce da un pallone che prima rimbalza esattamente sulla linea e che poi Kouame controlla sempre prima che esca dal campo, sotto gli occhi dell’assistente Marrazzo.

DISCIPLINARE - Corrette anche le decisioni disciplinari prese da La Penna: Romero stende da dietro Ronaldo; Benatia ferma Piatek in ripartenza; Criscito diretto sulle gambe di Douglas Costa a fermarne la progressione; Pandev perché perde tempo (già, a volte basta davvero poco in casi di perdita di tempo...).


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Udinese-Napoli 0-3
Mariani
Milik, il giallo c’è. Opoku braccio largo: è rigore

Si può considerare più che sufficiente la partita di Mariani, in predicato di diventare internazionale da gennaio. Vede sostanzialmente bene sul giallo dato a Milik (anche se, come spiegheremo, la chiamata di Chiffi non è campata in aria), ci sta il rigore dato al Napoli (il braccio largo sinonimo di colpevolezza a prescindere).

ARANCIONE... - Milik interviene in scivolata su De Paul, il piede sinistro del polacco parte alto (pericolosamente alto), poi s’abbassa e sfiora il giocatore dell’Udinese. Mariani è ben piazzato, fa subito giallo, poi Chiffi al VAR vede e rivede e... quel piede alto potrebbe essere considerato “pericoloso per l’incolumità dell’avversario”. E allora, il video c’è, perché non togliersi (e togliere a tutti) anche il dubbio?

E’ RIGORE - Ci sta il rigore assegnato al Napoli (lungo check per l’eventuale posizione di off side di Malcuit): il tiro di Callejon trova il braccio destro di Opoku larghissimo, talmente largo che le eventuali attenuanti generiche (distanza non proprio esagerata e braccio comunque fermo) cadono.


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Roma-Spal 0-2
Pairetto
Milinkovic-rosso. Perché è sbagliata la scelta più giusta

Infelice (eufemismo) la partita di Pairetto, così come infelice è stata la scelta di Rizzoli di mandarlo all’Olimpico. Tanto per citare: lo scorso anno, la stessa gara lo aveva visto protagonista al VAR (con Abisso, ieri al video, in campo) e fu lui a indicare l’espulsione di Felipe al collega. Era il caso? Il piemontese, poi, ci mette sempre del suo, dimostrando ancora di non essere da A. L’espulsione di Vanja Milinkovic-Savic è tanto giusta tecnicamente (scagliare il pallone lontano per protesta: giallo, lo sa Ünder ammonito poco prima) quando assurda nella sua genesi.

ROSSO SÌ, MA... - Perché il portiere della Spal era già dalla fine del primo tempo che perdeva tempo ad ogni rimessa. E, dal suo punto di vista giustamente, non venendo neanche richiamato, ha pensato bene di andare oltre. Un arbitro avrebbe fatto prevenzione: richiamo verbale prima, cartellino giallo e spiegazione all’occasione successiva. Già, un arbitro.... Vanja Milinkovic-Savic invece, protesta vivacemente al giallo e poi lancia lontano il pallone (ce n’era un altro in campo, vero, ma quello è chiaramente un gesto di protesta). L’assistente Ranghetti richiama l’arbitro, ecco il secondo giallo.

PESI E MISURE - Discutibile anche il rigore assegnato alla Spal: Luca Pellegrini sposta Lazzari, ma i due sono affiancati, quasi come in uno spalla contro spalla, il pallone a distanza di gioco da entrambi. E Lazzari ci mette del suo a finire per terra. La discussione nasce perché, in precedenza, Vicari di mestiere aveva sbilanciato da dietro Dzeko in area, mentre stava saltando, con una leggera spinta. Totale disarmonia di valutazione.


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Juventus-Genoa 1-1
La Penna
La Penna supera l’esame. Kouame, pallone sulla linea

Molto bene, sia pure in una partita facile, il giovane Federico La Penna, al primo anno stabilmente alla Can A. Mancano episodi specifici nelle due aree, i dubbi per il VAR (Calvarese) sono davvero pochi, quasi inesistenti, se non fosse per quel pallone che Kouame controlla sulla linea grazie anche ad un effetto bizzarro. Giuste le decisioni disciplinari. In generale, ha diretto con una tranquillità e una compostezza da arbitro già maturo. Il pelo nell’uovo: qualche protesta di troppo, soprattutto all’inizio, su decisioni prese francamente evidenti.

RETE REGOLARE - Regolare la rete dell’1-1 che fisserà il risultato. Tutto nasce da un pallone che prima rimbalza esattamente sulla linea e che poi Kouame controlla sempre prima che esca dal campo, sotto gli occhi dell’assistente Marrazzo.

DISCIPLINARE - Corrette anche le decisioni disciplinari prese da La Penna: Romero stende da dietro Ronaldo; Benatia ferma Piatek in ripartenza; Criscito diretto sulle gambe di Douglas Costa a fermarne la progressione; Pandev perché perde tempo (già, a volte basta davvero poco in casi di perdita di tempo...).


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