Serie A, Genoa-Lazio 2-3: neanche il fenomeno Pellegri ferma Inzaghi

La squadra biancoceleste passa a Marassi con Bastos e due reti di Immobile, eguaglia quella tricolore di Eriksson e si porta a -2 dalla vetta in attesa del Napoli. I liguri si consolano con la doppietta del 16enne bomber
Serie A, Genoa-Lazio 2-3: neanche il fenomeno Pellegri ferma Inzaghi© @ Marco Rosi / Fotonotizia
Giuliano De Matteis
8 min

GENOVA – Ora Simone Inzaghi non può più nascondersi: alle cinque big 'dichiarate' si aggiunge anche la sua Lazio, che dopo i quattro 'schiaffi' rifilati domenica scorsa al Milan passa anche sul campo del Genoa e si porta a -2 dalle capolista Napoli, Juventus e Inter. Un avvio di campionato entusiasmante per i biancocelesti, che con 10 punti nelle prime 4 gare eguagliano la squadra di Eriksson campione d'Italia nel 2000 mentre i 'Grifoni' rossoblù restano inchiodati a quota uno ma si "consolano" con il 16enne Pellegri, capace di segnare due reti da subentrato e di mostrare le stimmate del predestinato.

Genoa-Lazio 2-3: il tabellino

LE SCELTE – L'allenatore dei capitolini - ancora orfano del portiere Marchetti, di Nani, Felipe Anderson e dell’infortunato Wallace nella difesa a tre (al suo posto di nuovo Bastos) - cambia sei uomini rispetto alla vittoriosa trasferta di Europa League in casa del Vitesse e riporta in formazione tutti i titolari tranne Parolo, squalificato e sostituito a centrocampo da Murgia con Milinkovic-Savic e Luis Alberto più avanzati alle spalle di Immobile.

Sull’altro fronte non è meno complicata la situazione di Juric, che oltre a Izzo deve fare a meno per squalifica anche di Bertolacci (in tribuna con l'attrice Nicole Murgia, sua moglie e sorella del collega laziale) ed è costretto a lasciare in infermeria Biraschi, Pandev e Lapadula. I centravanti che restano a disposizione sono Galabinov e il baby Pellegri, ma il tecnico dei liguri decide di schierare Taarabt come ‘falso nueve’ nel suo 3-4-3.

Genoa-Lazio 2-3: i numeri e le statistiche del match

IL PRIMO TEMPO - In avvio di partita il Genoa lascia iniziativa alla Lazio, aspettandola nella propria metà campo prima di liberare il pressing nel tentativo di ripartire. La tattica sembra funzionare fino al 13’ quando l’eroe di coppa Murgia conquista una punizione sul vertice destro dell’area ligure: una posizione impossibile per un non mancino ma non per Milinkovic-Savic, il cui preciso tiro all’incrocio costringe Perin a respingere in volo sulla coscia di Bastos che a porta vuota porta non si fa certo pregare e firma il vantaggio biancoceleste. L’episodio non cambia il copione e i capitolini vanno vicini al raddoppio al 22’, quando una ragnatela di passaggi porta al tiro Basta che sfiora il palo.

Il Genoa prova allora a scuotersi e ad alzare il proprio baricentro, ma la squadra di Inzaghi regge senza correrere alcun pericolo ed è anzi Immobile (29’) a calciare in curva la palla del possibile 2-0 dopo una prepotente fuga di Luis Alberto sulla sinistra. Juric capisce che non è questa la strada per andare lontano e al 33’ sconfessa la sua prima scelta, richiamando in panchina l’argentino Centurion per aggiungere peso davanti con Pellegri. I suoi sembrano però disarmati di fronte a una Lazio autoritaria e padrona del campo, capace di esprimere una supremazia di cui fa le spese l’ex romanista Rosi, ammonito prima del riposo per un fallo su Lulic.

Serie A: la classifica

LA RIPRESA - Si va al riposo sullo 0-1 e a inizio ripresa finisce sul taccuino dell’arbitro anche il biancoceleste de Vrij, che entra duro su Pellegri e si prende il giallo. Il primo vero brivido arriva al 50’, con Milinkovic-Savic che sente di avere il piede caldo e sfiora il palo con un velenoso rasoterra dalla lunga distanza. Juric allora cambia ancora, sostituendo Cofie con Balek e il Genoa dal niente trova a sorpresa il pari con un pizzico di fortuna: una respinta di de Vrij carambola su Radu e la palla finisce a Pellegri, che fa 1-1 con la deviazione dello stesso difensore rumeno. Come un animale ferito la Lazio si riporta subito in avanti e cerca il nuovo sorpasso con Murgia, che però non inquadra la porta su un cross basso e teso di Milinkovic-Savic. Inzaghi decide allora di intervenire e ridisegna la sua squadra: dentro prima l’attaccante Caicedo al posto di de Vrij (60’) per passare alla difesa a quattro, poi Marusic e Lukaku per Basta e Murgia (68’).

Ed è proprio Lukaku a divorarsi subito una clamorosa chance, calciando addosso a Perin da un metro su cross dell’altro nuovo entrato montenegrino. L’olandese si fa però perdonare un minuto dopo, quando affonda sulla sinistra e serve a Immobile una palla solamente da spingere in rete: 1-2 e Lazio di nuovo avanti. Spolli intanto alza bandiera bianca e lascia il posto all’ex laziale Gentiletti, ma a prendersi di nuovo la scena è Pellegri, che trova l’immediato pari lanciandosi in spaccata su un bel cross di Zukanovic. Ora la gara è aperta e i ribaltamentamenti di fronte continui: prima è Caicedo a calciare fuori tutto solo davanti a Perin (78'), poi è Strakosha a negare a Zukanovic la rete (81') mentre all'82' non sbaglia Immobile che - servito sciaguratamente da Gentiletti - si invola verso il portiere rossoblù e lo supera con un morbido pallonetto (nono gol stagionale e sesto in campionato per l'azzurro). È il sigillo che chiude la partita, con la Lazio che ora aspetta il Napoli nel turno infrasettimanale per una sfida ad altissima quota mentre il Genoa cercherà riscatto ancora al 'Ferraris' contro il Chievo.

 


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