Chiamatelo Sandrino Mazzoleni

Chiamatelo Sandrino Mazzoleni
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Alberto Polverosi

Mazzoleni in campo e Irrati in studio hanno preso possesso della partita di San Siro e hanno messo in difficoltà, in seria difficoltà, la Fiorentina. Tre episodi decisivi: rigore concesso all’Inter perché, forse, Vitor Hugo ha sfiorato la palla con le unghie (si era dimenticato di passare dal manicure in mattinata), secondo giallo evidente risparmiato ad Asamoah sull’1-1 (è stato, sul piano arbitrale, lo sbaglio più grave), rigore non fischiato ai viola, ancora sull’1-1, per un intervento d’anca di Politano su Chiesa. A Firenze l’arbitro di Bergamo è già stato ribattezzato: Sandrino Mazzoleni. E’ difficile vedere tanti errori dalla stessa parte, difficile capirne la ragione, ma alla fine sia Spalletti che Pioli potevano essere soddisfatto. Spalletti per due ragioni, perché ha vinto la prima partita di campionato a San Siro e, col poco gioco di cui dispone oggi l’Inter, è grasso che cola, e perché dopo le ferite da Var, col Var ha preso i tre punti. Pioli perché ha costruito una squadra vera, ricca di gioco, di idee, di entusiasmo. La Fiorentina ha perso senza meritarlo e ha mostrato anche a San Siro un gioiello che tutta Europa le invidia, Federico Chiesa. Non c’era in campo un giocatore capace di riempirlo quanto e come lui, un combattente con una qualità straordinaria, un giocatore che tocca punte di velocità assolute, che determina il gioco della squadra. Non ha ancora 21 anni, ma ieri in certi momenti sembrava il padrone di San Siro. 
 
Nel primo tempo l’Inter aveva lasciato traccia di sé, non solo in campo, anche attraverso la telecronaca. Tracce di forza, di volontà, ogni tanto perfino qualche traccia di gioco. E dentro a questa rinnovata freschezza è emerso anche Icardi che ha segnato il primo gol in campionato con un rigore conquistato con le unghie, quelle di Vitor Hugo. Abbiamo appreso pure, sempre dalla tv, che i polpastrelli del difensore viola si sono allargati. Non è scienza, i polpastrelli che si allargano è magia. Icardi, con la rete e l’assist, ha vinto il duello con Simeone, che era avanti di due gol ma che ieri sera è rimasto indietro rispetto al resto della squadra.  
Ma nella ripresa, la Fiorentina ha messo l’Inter in seria difficoltà e da quel secondo tempo dovranno iniziare le riflessioni di Spalletti. Vedremo mai un’Inter che domina, col gioco, almeno in casa? Il carattere a questa squadra non manca, ma può bastare il carattere per il ruolo di anti-Juve che è stato assegnato a Icardi e compagni? 
 


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