Benevento, Vigorito difende Lucioni: «Una pomata non può essere doping»

Il presidente sannita si schiera con il suo capitano, positivo a un controllo: «Ha solo chiesto al medico del club come accelerare la cicatrizzazione di una ferita»
Benevento, Vigorito difende Lucioni: «Una pomata non può essere doping»
4 min

BENEVENTO - Dalla festa per la storica promozione in Serie A sembra passata una vita e invece a distanza di qualche mese la situazione si è totalmente capovolta a Benevento, con un ambiente preoccupato per le 5 sconfitte incassate nelle prime 5 giornate di campionato e la notizia che oggi ha letteralmente sconvolto i sanniti. Si tratta della positività al clostebol metabolita del capitano Lucioni riscontrata nel controllo effettuato dopo la gara con il Torino, con il difensore che si è difeso sostenendo di aver seguito le indicazioni del medico del club.

Una tesi in qualche confermata anche dal presidente Oreste Vigorito, che ripete la versione del suo calciatore: «È un fulmine a ciel sereno, siamo sbalorditi. Lucioni è il capitano di questa squadra e lo conosco da 4 anni: è uno che sta attento anche se beve un bicchiere d'acqua - ha detto il numero uno della società giallorossa ai microfoni di 'Sky Sport 24' -. Abbiamo parlato con lui che ha fatto uno sforzo di memoria e ha ricordato di aver usato una pomata per cicatrizzare una ferita alla gamba su consiglio del medico del club. Ora ho chiesto le controanalisi e voglio capire se usare una pomata per chiudere una ferita porta a risultare positivi. È un giorno triste ma sono le regole e noi le rispettiamo, ci auguriamo solo che si guardi con attenzione alla vicenda: parliamo di un ragazzo di 29 anni, che dopo 15 anni arriva in serie A, un simbolo di correttezza sportiva. Capisco che a parlare sia un presidente, una persona che vuole bene a Lucioni, ma è anche una persona che pensa di avere un minimo di razionalità in una giornata difficile non solo per il Benevento ma anche per lo sport. Se uno sbaglia va punito ma bisogna vedere se certi errori sono tali o se si è di fronte a un ragazzo che ha seguito una prescrizione medica».

I TIFOSI CON IL CAPITANO - Incredulità, amarezza e sconforto sintetizzano anche tra i tifosi giallorossi, che sul web assolvono però il capitano. «Non ci crediamo, non è possibile, Fabio lotta e dimostra che non è così», il testo di alcuni dei commenti. Molte le testimonianze d'affetto via social network: sta facendo in giro del web la foto di una pomata spray usata in dermatologia additata subito dal "popolo web" come responsabile della positività di Lucioni. Qualche tifoso, però, critica: «In serie A si doveva cambiare tutto, anche il medico e il massaggiatore». Su molte bacheche di Facebook campeggia la foto del capitano del Benevento che esulta nel giorno della promozione in A con accanto frasi come «in ogni caso, nel momento più difficile della sua carriera, siamo vicini al nostro condottiero».

IL COMUNICATO DEL BENEVENTO - Dopo la positività di Fabio Lucioni ad un controllo anti doping, il Benevento ha diffuso in serata una nota in cui si legge che: "Il Benevento Calcio, prendendo atto della comunicazione notificata dalla Procura Nazionale Antidoping, esprime piena fiducia sia nei confronti degli organi preposti alla vicenda sia nei confronti del proprio capitano Fabio Lucioni, apprezzato professionista, attento osservatore delle regole e dei comportamenti sportivi. In attesa dell'esito delle controanalisi, già richieste, e delle conclusioni relative all'istruttoria, la Società è convita che, al piu' presto, verrà fatta chiarezza su tutta la vicenda".


© RIPRODUZIONE RISERVATA