Fabrizio Corsi sei già andato allo stadio per sistemare le trappole?
«Sto andando ora, ma per verificare come vanno gli infortunati e per sapere come ci siamo allenati. Perché parli di trappole?».
Ti sei dimenticato che negli ultimi due campionati l’Empoli è partito dall’1-0 con due autoreti al primo minuto, due anni fa di Bonifazi e un anno fa di Lucumi?
«Lo scorso anno siamo stati bravi e anche fortunati, ma ricordati che all’andata abbiamo perso 3-0 e ci è andato tutto storto».
Cominci già a piangere?
«Non piango, ma ormai si entra nel vivo del campionato e i margini di errore sono sempre più ridotti».
Ammetterai che se per il Milan si deve parlare di «fatal Verona», per il Bologna è «fatal Empoli», considerato che non ha mai vinto in campionato al Castellani?
«E questo fatto non è che mi garbi tanto, sai per la legge dei grandi numeri ci può essere sempre una prima volta. Ma non può e non deve essere venerdì. L’anno scorso per l’Empoli contro il Bologna fu la vittoria del rilancio, spero che risucceda. L’ambiente lo vedo bello compatto, in momenti come questi Empoli con il suo equilibrio sa fare corpo unico con la squadra e ciò ci rende più forti».
E poi avete Nicola. A proposito: avete battuto tutti sul tempo, anticipando le mosse della concorrenza.
«Lo conoscevamo per aver pagato direttamente la sua bravura, avevamo undici punti di vantaggio sul suo Crotone, alla fine i calabresi si salvarono e noi andammo giù. Gliel’ho ricordato e sai come mi ha risposto?».