Fiorentina, Chiesa: «Quando non mi fecero entrare allo Juventus Stadium»

Il baby attaccante racconta un aneddoto relativo al suo esordio con la maglia viola
Fiorentina, Chiesa: «Quando non mi fecero entrare allo Juventus Stadium»© Getty Images
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ROMA - «A Firenze c'è una passione viscerale. I tifosi tengono alla maglia, ai risultati, a quello che fa la Fiorentina. È bello giocare in una squadra dove il tifo è così forte». Parole di Federico Chiesa, talento viola esploso anche nell'Under 21 di Gigi Di Biagio agli Europei di categoria in Polonia. In un'intervista concessa al sito ufficiale della Fiorentina, Chiesa - che si è sottoposto questa mattina all'ospedale 'Careggi' di Firenze alle visite mediche e successivamente raggiungerà i compagni in ritiro a Moena - ricorda che «quello dell'anno scorso è un ritiro che mi porterò sempre nel cuore perché è l'inizio della mia carriera calcistica. Paulo Sousa disse "Federico rimarrà con noi tutta la stagione", quando me lo vennero a dire ci rimasi un po'... È stato veramente magnifico, l'ho vissuto come un premio per i dieci anni di settore giovanile che ho fatto con la Fiorentina e poi è stato bellissimo il seguito: l'esordio, conquistare il posto da titolare, giocare in una squadra come la Fiorentina». E ancora: «Contro la Juventus il pubblico è stato il dodicesimo uomo in campo, è stato bellissimo, sapevo che era così guardandolo in tv ma vissuto dal campo è bellissimo. Il gol del 2-0 alla Juve? La palla l'ha spinta la curva Fiesole - sottolinea Chiesa -. Menomale non l'ho toccata, hanno fatto un gran gol Badelj e tutto lo stadio. È stata una partita che mi porterò sempre dentro».

Chiesa ha fatto il suo esordio assoluto in Juventus-Fiorentina nell'agosto scorso, ecco un aneddoto. «Ero allo Juventus Stadium, sono uscito alla fine del primo tempo, avevo da fare la doccia e ancora non capivo dov'ero. Faccio per rientrare in campo, c'erano le porte chiuse, e chiedo di poter entrare. Lo steward mi risponde "aspetta che chiamo il mio superiore che ti deve vedere, non possiamo far entrare chiunque in campo", e io replico "Mi scusi ma io avevo giocato prima". È stato divertente». (In collaborazione con Italpress)


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