Fiorentina, tre partite che valgono due finali

Leggi il commento sui viola di Italiano, in corsa in Conference League e Coppa Italia
Fiorentina, tre partite che valgono due finali© LaPresse
Alberto Polverosi
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Firenze, per il calcio italiano, ma soprattutto per se stessa, per conquistare la seconda semifinale europea in due anni, il segno di una crescita magari lenta ma continua. La Fiorentina ha dominato, anche se ha vinto solo ai supplementari. Ha scelto, vuole le coppe. Il campionato servirà per respirare e gestire le risorse ancora a disposizione di Italiano. La prossima settimana giocherà un’altra semifinale in Coppa Italia a Bergamo, sicuramente sarà più impegnativa di questo quarto di Conference, ma se conserva il vantaggio dell’andata sbarca in un’altra finale. E allora la stagione, che a molti sembra grigia, prenderà lo stesso bel colore di quella precedente, anche se a Firenze sperano in un finale diverso.

Nonostante la netta supremazia tecnica mostrata dall’inizio alla fine, alla Fiorentina sono stati necessari i supplementari per eliminare il Viktoria, squadra che per onorare il proprio nome dovrebbe almeno provare a tirare in porta. Invece niente. A un certo punto sembrava Manchester City-Real Madrid, ovviamente con due categorie di differenza, come due categorie di meno esistono fra la Champions e la Conference League. Giocava solo la Fiorentina (come il City), attaccava solo la Fiorentina (come il City), era pericolosa solo la Fiorentina (come il City), ma (come il City) non riusciva a scardinare la difesa del Viktoria (come il Real). In 120 minuti i viola hanno segnato due gol, colpito tre pali (25 legni in stagione, forse è un record mondiale), concluso 35 volte (il City 33...), calciato 19 angoli, creato almeno una mezza dozzina di occasioni da gol e schiacciato i ceki anche quando erano in parità numerica.

Sul piano del gioco, i viola hanno cancellato la deludente partita di Plzen e si sono idealmente agganciati alla semifinale d’andata di Coppa Italia contro l’Atalanta. Anche allora, nonostante la massiccia e brillante produzione offensiva, alla fine avevano vinto con uno scarto minimo. Stavolta il 2-0 di Biraghi è arrivato al minuto 108 con un contropiede di 4 contro contro uno. Ieri la Fiorentina soprattutto nel primo tempo ha brillato di un nuovo splendore, dovuto in parte allo scarso spessore tecnico dei suoi avversari, già notato la scorsa settimana in Repubblica Ceca. Ha diminuito la velocità nella ripresa ma poi ha risolto ogni problema all’inizio del primo tempo supplementare con la rete di Gonzalez. Mancano tre partite per arrivare a due finali, la Fiorentina deve crederci, Roma e Atene non sono poi così lontane.


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