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ROMA - Andrea Ranocchia ha vissuto un'estate molto complicata, soprattutto dal punto di vista emotivo. La valigia sempre pronta di fianco al letto, la voglia di tornare in Premier League, un flusso costante di difensori centrali accostati all'Inter. Sembrava tutto apparecchiato per l'ennesimo addio, questa volta definitivo. E invece la squadra nerazzurra non ha trovato la soluzione giusta e Spalletti ha deciso di dargli un'altra possibilità, nonostante i forti malumori del pubblico interista che l'ha criticato spesso. Andrea non ha mai avuto reazioni scomposte e a fine mercato si è trovato ad essere addirittura la prima alternativa alla coppia Skriniar-Miranda. Un epilogo inaspettato che ha fatto tornare il sereno: «La cosa forte di Spalletti è che dà importanza a tutti, sia negli allenamenti sia in partita ti fa sentire importante - spiega a Premium Sport il 29enne che fin qui ha giocato solo 5 minuti nella trasferta di Crotone -. Questa per me alla lunga è un’arma vincente per arrivare in alto. Convinto da Luciano a restare? Sì, mi ha parlato dal primo giorno e mi ha detto che contava su di me. Io ne ho preso atto e come sempre do tutto in allenamento e mi preparo per quando arriverà la mia occasione. Senza proclami e senza guardare il passato vedremo cosa succederà».
L'Inter di Spalletti si ferma a Bologna
CACCIA ALLA CHAMPIONS - Ranocchia vuole a tutti i costi riabbracciare la Champions dove in carriera vanta 6 presenze: «Si sono esposti il presidente e l’allenatore e l’obiettivo è quello. Per arrivarci dobbiamo lavorare, vincere le partite e limitare al minimo gli errori commessi a Bologna. Abbiamo lasciato per strada due punti, non ci voleva ma dobbiamo pensare solo alla prossima gara. Abbiamo già analizzato il match del Dall'Ara, il cammino è lungo e questi passi falsi non devono fermare il nostro cammino. L’obiettivo è la Champions e lo raggiungeremo lavorando e meritando questa maglia ogni giorno.».