Inter, Spalletti: «La squalifica? Precedente difficile da gestire»

Il tecnico: «La Fiorentina? E’ impensabile far giocare tutte le partite agli stessi giocatori. Abbiamo un gruppo in cui ci sono tanti che possono giocare sempre, l’importante è portare questo gruppo a un valore alto»
Inter, Spalletti: «La squalifica? Precedente difficile da gestire»© ANSA
Andrea Ramazzotti
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INVIATO AD APPIANO - Saputo da poco della squalifica per una giornata inflittagli dal giudice sportivo, Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro la Fiorentina, ma siccome domani mattina verrà discusso il ricorso, fa voluto solo sfiorare l’argomento squalifica.

Spalletti, quando rivedremo Lautaro in campo?
Può essere un appoggio importante per Icardi? E’ un appoggio importante non solo per Icardi, ma anche per la squadra. I dati che abbiamo dicono che ieri ha fatto un buon allenamento ed è a disposizione. E’ stato fuori un periodo di tempo importante e pensarlo per tutta la partita in campo sarà difficile, ma per un certo periodo può essere importante.

Borja Valero può essere una pedina chiave? Sarà utilizzato?
E’ un po’ colpa mia se non ha giocato molto finora perché lo scorso anno quando è arrivato ha fatto bene e anche quando l’ho messo in un secondo momento ha fatto la sua parte. Sia la scorsa stagione sia questa, anche toccando pochi palloni. Se riusciremo ad avere tutti la sua mentalità, la squadra farà passi in avanti. Lui mette davanti a tutto il bene della squadra: più mentalità avremo come la sua e più avremo soluzioni importanti per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati. Lui è uno che ti butta sempre oltre l’ostacolo perché da il massimo nel minor tempo possibile. Non c’è mai dubbio su quello che ti può fare.

Perché ha scelto di fare la conferenza stampa nel tardo pomeriggio?
Non sono voluto mancare al saluto di quella persona fantastica che era Giorgio Rossi, il grandissimo massaggiatore della Roma, persona sulla quale tutti si trovano d’accordo. Era un riferimento perché io ci ho lavorato e so quello che valeva. Riusciva a compattare tutto e tutti. In qualsiasi mestiere ci sono i fuoriclasse e lui lo era per il suo. Aveva quella qualità di massaggiare con le mani, ma anche con il cuore. Persona fantastica che mi porterò dietro per sempre.

La partita con la Fiorentina è quella più difficile di questo mini ciclo? Cambierà qualcosa o molto?
Abbiamo finito l’allenamento ora e sono contento dello spirito della squadra perché eccetto un piccolo problemino di un calciatore a una caviglia stanno tutti bene. E’ impensabile far giocare tutte le partite agli stessi giocatori. Abbiamo un gruppo in cui ci sono tanti che possono giocare sempre, l’importante è portare questo gruppo a un valore alto. Bisogna fare le scelte per bene.

Pensa che l’Inter riceva un trattamento diverso ad altre squadre?
Su questo bandone chiuso. Di quello che è successo sono solo dispiaciuto e non dico niente perché mi dispiace che succedano queste cose. Qualche volta vado al di là del consentito perché sono uno emotivo: a volte sto zitto nelle cose più clamorose ed esplodo per cose più banali. Io sui gol non convalidati con il Var non ho detto niente perché non ho visto le immagini. Dopo un gol importante come quello di Brozo, ho avuto quella reazione lì. Secondo me si crea un precedente difficile da gestire in futuro per cui bandone chiuso.

Nainggolan acquista la migliore condizione giocando o è ipotizzabile un periodo di riposo?
Gli fa bene giocare per trovare la condizione, poi ripetendosi le partite in così pochi giorni… Non so se gioca o se andrà in panchina.


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