© Inter via Getty Images
MILANO - Separati in casa. E senza sapere fino a quando. La giornata di ieri, infatti, con il rientro della squadra alla Pinetina dopo la vittoria in casa del Rapid Vienna non ha prodotto sostanziali novità: Icardi rimane da una parte e il resto dell’Inter dall’altra. Insomma, né riavvicinamenti e né tregue. Anzi, il clima è da guerra fredda, perché ognuno è fermo e intransigente sulle proprie posizioni.
L’unica notizia è che il club nerazzurro, tramite Twitter, ha certificato il problema al ginocchio destro di Maurito. E non poteva fare altrimenti, visto che il giocatore convive da parecchio tempo con un’infiammazione al tendine rotuleo, come ha confermato ieri il dottor Volpi. Fino a mercoledì, però, ci aveva sempre giocato sopra. Nel momento in cui è stato “decapitanizzato”, la sua reazione è stata: visto che non mi ritenete degno di portare la fascia, nonostante mi sia sacrificato a lungo, allora adesso penso a me stesso e mi curo. [...]
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Icardi continua a pensare di essere nel giusto e di non meritare la rimozione della fascia. Sostiene che quello che dice la moglie sono considerazioni sue e che lui nemmeno la guarda in tv. Su queste basi, evidentemente, non ci sono margini per presentare scuse alla squadra. [...]
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ARGENTINA E ZHANG - I dirigenti e Spalletti, invece, nel primo pomeriggio si sono riuniti tra loro. Visto che, comunque, c’è una situazione da gestire, oltre che una partita da vincere contro la Sampdoria. In questo senso, l’1-0 sul Rapid è stato interpretato come un significativo segnale del gruppo, che ha reagito bene allo sconquasso, dimostrando di sapersi compattare. In vista della Samp, comunque, è da capire se Icardi, infortunato a tempo indeterminato, si presenterà comunque allo stadio, dove l’accoglienza per lui sarà tutt’altro che tenera. Un motivo in più per chiedersi fino a quando si possa andare avanti in questo modo. Beh, le due amichevoli dell’Argentina contro Venezuela (23 marzo) e Marocco (26 marzo) potrebbero dare una svolta, visto che Icardi non potrà essere chiamato da infortunato. Questa estate, inoltre, ci sarà la Coppa America, che, per Maurito, sarebbe anche la prima manifestazione a livello di nazionale. Può permettersi di perderla? E allora chissà che un’opportunità per smuovere la situazione non la possa offrire il ritorno in Italia di Zhang. Con Icardi ha sempre avuto un rapporto diretto e speciale. Ma, seppur a distanza, ha anche avallato la scelta dei dirigenti. Facile che ora il presidente voglia farsi una chiacchierata a tu per tu con Maurito.
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