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TORINO - Centrato il primo titolo con la Coppa Italia alzata mercoledì all'Olimpico sotto il cielo di Roma, Andrea Agnelli punta il 'triplete' e intanto risponde a chi dice che la sua Juventus vince solo perché ha il fgatturato più alto, come se bastassero i soldi per trovare la formula magica da trasferire poi in campo. «Le critiche alla Juventus sul fatturato troppo alto sono fini a se stesse. Ricordiamoci cosa era la Juve nel 2010 e che fatturato aveva rispetto a chi oggi accusa».
Questa la stoccata del presidente bianconero, Andrea Agnelli, durante la quarta edizione della J1897 Members'Day. «Il fatturato aumenta, ed è un obiettivo che una società si deve porre - aggiunge il numero uno bianconero -. Oggi lo scenario è cambiato, con le proprietà cinesi di Milan e Inter, o la presenza di grandi imprenditori che conosco personalmente come Pallotta o Saputo». La vera svolta secondo il presidente juventino arriverebbe con «un salto di qualità sugli obiettivi generali, un enorme risultato si è ottenuto con le quattro squadre italiane fisse in Champions League. Ora toccherà alle squadre continuare a crescere: visto che l'esposizione internazionale del campionato italiano è deficitaria, la strada passa dal far bene in Europa. La visibilità internazionale fa crescere le squadre, giocare con Bayern, Barcellona o Real, vincendo o perdendo, fa crescere: la partita di ritorno Bayern-Juventus dello scorso anno è stata la seconda partita più vista al Mondo dopo la finale di Champions».