CIAO JUVE - Poi prende la parola il protagonista di giornata, commosso dalle parole di Agnelli e da quello che sta per dire: «Sì, la prossima sarà l'ultima partita con la Juve. È una giornata particolare per me, ci arrivo con serenità e appagamento - rivela tra le lacrime - Saluto Chiellini, che prenderà i gradi di capitano al mio posto. E' stato un percorso bellissimo. Non volevo arrivare alla fine da sopportato o da giocatore che aveva fuso il motore. Non è stato così e sono orgoglioso di aver potuto esprimere delle prestazioni all'altezza. Questa per me è la più grande gratificazione. Non era scontato essere così longevo e allo stesso tempo performante».
IL FUTURO - «Progetti? Sabato giocherò una partita e questa è l'unica cosa certa. Con Agnelli c'è un dialogo continuo, conosce tutto quello che mi sta accadendo. Fino a 15 giorni fa ero sicuro che avrei smesso, adesso penso che sono arrivate delle proposte stimolanti, sia in campo che fuori dal campo. E la più importante fuori dal campo me l'ha fatta pervenire Andrea Agnelli. La prossima settimana, dopo 2-3 giorni di riflessioni, prenderò una decisione definitiva, che sarà quella che urla la mia indole. Se dovessi continuare, assolutamente no in Italia».
L'EREDE E' PRONTO - «Un'altra stagione per centrare altri record? No, ho fatto mio il modo di ragionare della Juve. Sono convinto che la Juve, essendo una società seria, debba programmare il futuro e io sono il primo che lo capisce. Ho pensato che fosse giusto fermarmi qui. E poi questa squadra ha un portiere di valore pari al mio e più giovane, Szczesny».