Lazio, dilemma De Vrij: è quasi fuori

Oggi il colloquio: l’olandese può ancora ribaltare lo scenario, Inzaghi gli chiede garanzie
Lazio, dilemma De Vrij: è quasi fuori© @ Marco Rosi / Fotonotizia
Fabrizio Patania
2 min

ROMA - Lo hanno guardato e tenuto sotto osservazione, lasciandolo tranquillo. Stefan De Vrij ieri si è allenato bene e Inzaghi, nelle prime esercitazioni tattiche della settimana, lo ha provato titolare nella difesa a tre formata con Luiz Felipe e Radu. Non sono indicazioni significative. I dubbi e le incertezze crescono, da qui a domenica può ancora succedere di tutto, ma ieri pomeriggio l’olandese stava andando verso l’esclusione dallo spareggio Champions con l’Inter. A Formello era segnalato quasi fuori. Come e perché si capirà meglio più avanti. Un passo alla volta. La cronaca conduce al colloquio, previsto per oggi o al massimo entro domani, tra Inzaghi e De Vrij. Guardarsi negli occhi per dirsi tutto con sincerità, parlarsi, capire se è pronto a lanciarsi nell’ultima battaglia con la Lazio per salutare a testa alta o se invece c’è il rischio fondato di non reggere l’urto e la pressione psicologica. E il confronto può essere l’ultima leva per ribaltare lo scenario attuale, descritto con sin troppa sincerità a Crotone da Inzaghi. «Non so se giocherà con l’Inter» disse allo Scida smorzando appena lunedì («Deciderò per il meglio ») al Coni per il premio Beppe Viola. Suonavano, quelle parole, come l’anticamera dell’esclusione.

LAZIO, OLIMPICO PIENO CONTRO L'INTER

GRUPPO - Simone, se non ci fosse stato questo caso clamoroso e unico da affrontare, neppure si sarebbe posto il problema. Tra De Vrij e gli altri difensori della Lazio c’è un abisso, perché concedere un altro vantaggio all’Inter negli ultimi 90 minuti di campionato dovendo già fare a meno di Luis Alberto, di Parolo (quasi certamente) e di Immobile recuperato non si sa come? E’ la domanda di tanti tifosi, non tutti. L’interrogativo forse Simone lo ha posto proprio con l’idea di eliminarlo in fretta, non troppo a ridosso della partita, ma affrontandolo sul serio perché esiste ed è normale pensarci, ponendosi qualche domanda.

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport


© RIPRODUZIONE RISERVATA