Inzaghi ha voglia di riscatto: resta alla Lazio

Dopo la mancata qualificazione in Champions League il tecnico piacentino inizia a pianificare il mercato con la società
Inzaghi ha voglia di riscatto: resta alla Lazio© LAPRESSE
Fabrizio Patania
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ROMA - La reazione, davanti ai microfoni, è stata sorprendente. Simone Inzaghi, appena piegato dall’Inter nello spareggio Champions, era lucidissimo nell’analisi della partita. Neppure sembrava scosso dal risultato, stava mascherando e digerendo una delusione atroce. E’ bravo a tenersi tutto dentro, possiede la calma e la pazienza dei forti. E’ una delle sue virtù, personalità spiccata e forse insospettabile, ma dentro lo spogliatoio s’è rivelato così: riesce a farsi amare e domina le contestazioni, va avanti per la sua strada, piacciano o meno le scelte. Hoedt, l’estate scorsa, decise di prendere un’altra strada. Felipe Anderson, se non avrà più voglia di dimostrare e di vincere le resistenze di Simone, imiterà l’olandese. Sono stati due anni intensi di lavoro e di crescita continua. Si contano i risultati: due quinti posti in campionato, una finale di Coppa Italia, una Supercoppa strappata alla Juve, un’altra finale di Coppa Italia persa al quattordicesimo rigore con il Milan, la semifinale di Europa League sfumata in modo assurdo a Salisburgo, i 70 mila dello stadio Olimpico, il feeling ritrovato con il popolo biancoceleste, altro trofeo stagionale. E’ poco? No. E’ tanto, tantissimo, anche se l’ingresso Champions è stato fallito di un soffio e forse, in alcuni passaggi della stagione, poteva essere più duttile dal punto di vista tattico, come aveva dimostrato l’anno scorso. Ma si tratta di dettagli all’interno di un giudizio complessivo e di sicuro da applausi.

PIANI - Inzaghi ha smaltito la delusione a casa, con gli amici e con la famiglia. E’ rimasto accanto a Gaia, la moglie, e al piccolo Lorenzo. Ha spento la tv e non ha letto i giornali. Papà Giancarlo lo ha invitato a pescare trote vicino a Piacenza, ma forse lo raggiungerà a Roma in queste ore. Il 2 giugno Simone si sposerà in Toscana. E prima del matrimonio incontrerà Lotito. Previsto un vertice per confrontarsi sulle analisi di fine stagione e (soprattutto) sulle prossime mosse di mercato, già condivise e delineate nei mesi scorsi con Tare. Il ds è in scadenza, sta trattando un piano triennale, appena avrà formalizzato con Lotito si passerà alla fase operativa includendo Inzaghi. Simone considera scontata la conferma, è vincolato da un contratto in scadenza nel 2020 e firmato l’estate scorsa, non vuole andare via, la Lazio è la sua casa.

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