Il Napoli si affida a Simeone, ma Osimhen ha fretta

L’argentino è già andato a segno nella sfida di andata con il Milan, mentre il nigeriano scalpita: «In Champions ci sarò»
Il Napoli si affida a Simeone, ma Osimhen ha fretta© ANSA
Fabio Mandarini
3 min

NAPOLI - Oh, si. Osi. Si: giochi di parole e poi giochi di luci a San Siro. In tempo per il primo atto dei quarti: «Contro il Milan in Champions ci sarò». Victor Osimhen salterà la partita di oggi in campionato, d'accordo, ma è lui stesso a dare appuntamento a tutti in coppa. Per le due serate di gala in agenda il 12 aprile a Milano e il 18 aprile al Maradona: molto cortese, davvero molto gentile a rassicurare Spalletti, i compagni e soprattutto il popolo azzurro. Tifosi più felici e più sereni dopo le dichiarazioni del figlio del vento, fuori causa per un problema all'adduttore sinistro rimediato in Nazionale, ma anche tifosi consapevoli di essere in buone mani nel periodo di assenza del capocannoniere della Serie A: al posto di Osimhen giocherà Giovanni Simeone. Il Cholito, un altro che come Osi ha dimostrato di vivere con il gol una vera e propria storia d'amore e passione: finora, tra campionato e coppe, ne ha realizzati 8 in 591 minuti; una media di uno ogni 73,88 minuti. Una media pazzesca, la seconda dei cinque campionati top d'Europa e inferiore soltanto a quella di Haaland. Dice bene il signor Luciano: lui sa benissimo che mestiere fa. Lui è un centravanti vero.

Festa scudetto

E allora, parola di Victor: tornerà in tempo per i quarti di finale. «Non è nulla di grave e voglio prendermi giusto 12 giorni per recuperare al meglio. Io ci spero ma mi sono anche assicurato che contro il Milan in Champions ci sarò», ha detto ieri ai microfoni del Tg5 commentando l'infortunio e il futuro. Edizione straordinaria azzurra. E poi il conto alla rovescia: «La gente di Napoli è travolgente, straordinaria: non ho mai ricevuto tanto amore e non vedo l'ora di festeggiare con loro lo scudetto allo stadio e per le strade. Siamo tutti felici e stiamo dando il massimo per realizzare questo sogno: in pochi credevano in noi all'inizio della stagione, ma siamo vicini all'obiettivo e non vediamo l'ora che il nostro sogno diventi realtà». Capitolo razzismo: «Non credo sia qualcosa che si possa fermare, ma cercherò di usare ogni mezzo a mia disposizione per sconfiggerlo. Non è bello essere presi di mira per il colore della pelle o per l'aspetto della tua faccia o del corpo. I genitori devono parlare con i figli e devono fargli capire che è sbagliato. La mia compagna è bianca così come molti amici: e li amo tutti».

Vai Cholito

E’ affidata a un amico anche la sua sostituzione per la prima con il Milan in campionato: il Cholito, certo. Proprio l'uomo che a settembre spaccò la partita d'andata, a San Siro, cominciando a definire i contorni della successione-scudetto: gran colpo di testa su assist di Mario Rui e via, 2-1. Entrando dalla panchina e capitalizzando i 24 minuti concessi da Spalletti. Mica una novità: 8 gol in tutte le competizioni collezionati in 25 presenze e 591 minuti. Titolare 3 volte: 2 in Champions e una in Coppa Italia. Mai in campionato fino a oggi. Eppure, la sua media gol/minuti è seconda soltanto a quella di Haaland analizzando i tornei top d'Europa e non è un caso che Scaloni lo abbia richiamato nella Seleccion: una rete ogni 73,88' (una ogni 68,33' per il norvegese del City). Dal figlio del vento al figlio del tempo: l'importante è segnare.


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