Roma, promossi e rimandati dopo la prima amichevole negli USA

Da Detroit i giallorossi sono partiti  con indicazioni interessanti in vista delle prossime gare. Segnali positivi da Pellegrini, incoraggiante anche la prestazione di Nainggolan
Roma, promossi e rimandati dopo la prima amichevole negli USA© LaPresse

DETROIT (USA) - Le difficoltà di Moreno, la timidezza di Gonalons, la freschezza di Gerson e Sadiq, la vivacità di Pellegrini, l’applicazione di Bruno Peres. Da Detroit, dove ha perso ai rigori contro il Psg, la Roma è partita con qualche indicazione interessante in vista delle prossime amichevoli.

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I PROMOSSI. E’ piaciuto molto, ed è una gradita sorpresa, il secondo tempo di Gerson. Non basta il rigore sbagliato, decisivo per la classifica del torneo, a dimenticare quello che si era visto prima. Schierato come mezz’ala destra al posto di Pellegrini, un altro che aveva trasmesso segnali molto positivi, Gerson è entrato spesso nel vivo del gioco, impreziosendo la performance con l’assist di prima per il gol di Sadiq.

Una roba alla Totti, per quanto il paragone possa apparire blasfemo. E a proposito di Sadiq: se imparerà a sfruttare meglio il potenziale fisico e atletico di cui dispone, è un centravanti che tornerà utile alla Roma del futuro. Incoraggiante poi la partita di Nainggolan, tornato a giocare interno di centrocampo, e anche qualche movimento di Dzeko, tra i pochi a venire incontro per il cosiddetto «scarico» che chiede Di Francesco.


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I RIMANDATI. Da rivedere invece Moreno, disorientato da Marquinhos sul gol e più in generale a disagio come terzino sinistro. In quella posizione è andato meglio Juan Jesus dopo l’intervallo, per non parlare di Peres che ha giocato 90’ di applicazione e coraggio. Moreno, che era all’esordio assoluto con la nuova maglia andrà valutato nella posizione per la quale è stato scelto, cioè il difensore centrale. Merita altre chance anche Gonalons, che non ha inciso sulla costruzione del gioco per il pressing del Psg. Il problema può essere di comprensione dei compagni e delle indicazioni dell’allenatore (in allenamento si parla solo italiano) ma in prospettiva Di Francesco è tranquillo. Come su Strootman, che a Detroit non ha brillato ma presto diventerà essenziale. E Iturbe? Al solito. Impegno ammirevole, il resto è una bolla di inefficienza. Ma era giusto provarlo prima dell’arrivo dei rinforzi nel suo ruolo


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DETROIT (USA) - Le difficoltà di Moreno, la timidezza di Gonalons, la freschezza di Gerson e Sadiq, la vivacità di Pellegrini, l’applicazione di Bruno Peres. Da Detroit, dove ha perso ai rigori contro il Psg, la Roma è partita con qualche indicazione interessante in vista delle prossime amichevoli.

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