De Rossi: «Se non fossi diventato un calciatore avrei seguito la Roma ovunque»

Il centrocampista giallorosso: «Il calcio si sta avvicinando verso l'Nba. Io appartengo ad un'altra generazione e fra un po' smetterò»
De Rossi: 1 infortunio© Getty Images
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ROMA -  «Fra poco smetterò di giocare e se non avessi fatto il calciatore avrei seguito la Roma in giro per l'Italia da tifoso». Parola del capitano giallorosso Daniele De Rossi che si è concesso per una curiosa e divertente intervista sul canale Youtube di Ginnika. Il centrocampista ha cominciato parlando di moda: «Non ho uno stile nel vestirmi, talvolta mi metto la cravatta, talvolta i jeans. Io non posso non mettermi le Snickers, sono fondamentali per me». Poi il passaggio successivo è stata la sua passione per gli States e per i viaggi: «Li adoro, quando posso ci vado sempre. Lì mi sento a casa anche se non ci abito. Il Giappone? E' stata un'esperienza forte, ora che c’è la sosta a gennaio ci rivado. E' un paese particolare dal punto di vista della moda, è un viaggio che consiglierei a chiunque».

De Rossi ha parlato anche dei suoi sport preferiti: «Il basket mi piace guardarlo anche se non tifo per nessuna squadra. In America l'NBA è vissuta in maniera diversa dal calcio italiano, è un vero e proprio show senza la pressione che c'è qui. Per uno come me che da spettatore delle partite di basket del risultato non interessa niente, è veramente bello vedere le gare nei loro impianti. Il calcio è diventato uno spettacolo tipo l'NBA? Io faccio fatica ad entrarci dentro, forse sono legato ad un'altra generazione. Comunque tra poco smetterò di giocare. Il pallone in tv lo guardo poco, vedo giusto le partite che possono interessare alla Roma per gufarle (ride, ndr). Invece seguo tantissime serie tv in lingua originale. Io un punto di riferimento? Sento una piccola responsabilità, su come devi proporti al mondo esterno, noi fuori Trigoria dobbiamo dare l’esempio perché ci sono sempre tanti ragazzini che ci aspettano e li influenziamo, dico loro di imitare Nainggolan per quello che fa in campo. Io ho una passione per il calcio e per la Roma, se non fossi diventato calciatore, avrei fatto dieci ore di macchina per la Roma in trasferta».


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