Serie B, Unicusano Ternana: le parole di Pochesci a Radio Cusano Campus

Pochesci: «In periferia ho imparato quanto questo sport può aiutare la gente La mia missione? Salvare l'Unicusano Ternana e questa piazza, che è unica»
Serie B, Unicusano Ternana: le parole di Pochesci a Radio Cusano Campus
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Serie B, parla mister Pochesci, tecnico dell'Unicusano Ternana. Lo sbarco di Radio Cusano Campus a Terni e Provincia è stato “festeggiato” ieri dall’emittente dell’Ateneo con una lunga intervista al tecnico dell’Unicusano Ternana Sandro Pochesci. Ai microfoni del direttore della radio, Gianluca Fabi, Pochesci ha parlato della sua storia, della sua nuova esperienza in B e delle sue radici calcistiche. Ma soprattutto ha ribadito una sua promessa: fare di tutto per rilanciare la stagione delle Fere che fin qui hanno raccolto meno di quanto avrebbero meritato, incassando molti complimenti ma ancora pochi punti in classifica per guardare all’imminente futuro con tranquillità.

MISTER POCHESCI E GLI ALLENATORI CHE PIU' LO HANNO COLPITO A LIVELLO UMANO. «Pippo Inzaghi mi ha detto cose che rimarranno per sempre dentro di me. È un mio idolo, sono milanista, e mi ha davvero confortato in un momento complesso. Con la sua umiltà divenla squadra della ricerca scientifica italiana Informazione a cura di Sport Network «I VALORI PIÙ SANI DEL CALCIO POPOLARE» Radio Cusano Campus sbarca anche a Terni: ai microfoni dell’emittente è intervenuto il tecnico rossoverde parlando del suo passato e promettendo il massimo per il club terà un grande allenatore, così come è stato un giocatore che ha fatto la storia del nostro calcio. Poi mi ha colpito eleganza di Tedino del Palermo: da lui ho ricevuto un saluto semplice ma fatto con il cuore».

GLI INCONTRI CON NOVELLINO E  ZEMAN. «Anche se ero squalificato, ho incontrato Zeman negli spogliatoi e mi ha detto che qualsiasi squadra in vantaggio come lo eravamo noi si sarebbe accontentata e difesa. Invece abbiamo attaccato e secondo Zeman avremmo meritato di vincere. Sono parole che mi fanno capire che stiamo facendo un buon lavoro. Ma ora serve la nostra crescita, anche la mia, perché ho fatto degli errori di comunicazione e sono apparso a volte troppo spavaldo. Non lo sono, ma non accetto di partire sconfitto prima di giocare. Non dobbiamo capire che siamo da serie B dopo la partita, con i rimpianti per il risultato. Ci serve determinazione e spero che le prime 21 partite ce l’abbiano data».

MISSIONE UNICUSANO TERNANA. «Nel calcio, da tecnico, l'esame per arrivare al top è proprio la serie B. E devo per forza salvare la Ternana, perché Terni è una piazza di calcio. Questa è la mia missione»


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