Pescara-Lecce 4-2: Del Sole, magie alla Robben

Posticipo di Serie B ricco di emozioni all'Adriatico: Pillon si illude con Mancuso e Gravillon, viene rimontato da Liverani (reti di Palombi e Tabanelli) che poi resta in 9 e crolla nel finale con la doppietta dell'ex juventino
Pescara-Lecce 4-2: Del Sole, magie alla Robben© LAPRESSE
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PESCARA - Fa festa il Pescara: supera il Lecce nel posticipo dopo una partita incredibile e si riprende il primo posto in classifica. E’ successo di tutto all’Adriatico, il doppio vantaggio della squadra di Pillon, la rimonta di Liverani che accarezza l’impresa del pareggio in 9 e poi l’entrata del protagonista a sorpresa, l’ex juventino Del Sole, che la risolve negli ultimi minuti con una splendida doppietta.  

PARTENZA SPRINT - La voglia di riprendersi la vetta del Pescara appare chiara subito ai tifosi dell’Adriatico. La partenza della squadra di Pillon è bruciante, bastano poco meno di 180 secondi per sbloccare il risultato. L’azione del vantaggio nasce da una pregevole triangolazione sulla fascia fra Marras e Memushaj, sul cross l’incornata di Mancuso è da manuale: 1-0. Accusa il colpo il Lecce, fa fatica a riorganizzarsi con Liverani che prova a sfruttare soprattutto la corsia centrale dove Mancosu si infila fra le linee e prova, senza fortuna, a pescare il jolly da fuori. Ma il Pescara si trova a meraviglia e con gli attaccanti esterni mette in crisi il Lecce: Marras fa ammonire Meccariello e Calderoni in pochi minuti prima del raddoppio firmato da Gravillon, abile a girare di ginocchio in porta in mischia su calcio d’angolo: 2-0 dopo appena 22 minuti. Galvanizzata la squadra di Pillon, che con una grande azione di Antonucci va vicina anche al tris, Mancuso però stavolta non è preciso. Dopo le proteste per una manata in area sul volto di La Mantia da parte di Campagnaro (il difensore ex Napoli e Inter era stato appena ammonito), si scuote il Lecce: Palombi prima sfiora il gol con una deviazione da buona posizione, poi lo trova nel recupero del primo tempo su una corta respinta di Fiorillo: 2-1.

CHE FINALE! - La carica con cui il Lecce rientra in campo è massima, La Mantia spaventa l’Adriatico prima con un colpo di testa che colpisce la traversa, poi costringendo agli straordinari Fiorillo. Nel momento di massima pressione, Liverani resta con un uomo in meno: Calderoni, già ammonito, rifila una manata in corsa allo scatenato Marras, il secondo giallo è inevitabile. Esce Scavone, entra Marino in difesa con il Lecce che passa al 4-3-2 con Mancosu a fare la mezzala. L’inferiorità numerica però non fa sbandare i giallorossi che trovano un meritato pareggio a metà ripresa con una girata di testa di Tabanelli che supera l’incolpevole Fiorillo. Tutto da rifare per il Pescara, con Pillon che gioca la carta Crecco per l’applauditissimo Antonucci e Liverani che risponde con Falco per La Mantia. Nell’ultimo quarto d’ora il Lecce resta in 9 (secondo giallo a Meccariello per fallo su Mancosu) e il Pescara gioca il tutto per tutto con Monachello e Del Sole per Machin e Marras. Liverani è costretto a togliere anche l’unica punta rimasta, Palombi, per inserire un altro difensore, Cosenza, con il chiaro intento di portare a casa almeno un punto. Il muro del Lecce resiste fino all’89’, quando Del Sole, con un’azione alla Robben, rientra dalla destra e con un preciso sinistro a giro fulmina Vigorito e fa impazzire di gioia tutto l’Adriatico. Lo stesso Del Sole (dopo l’espulsione per proteste di Pillon) arrotonda il punteggio in contropiede per il 4-2 finale. Il Pescara torna in vetta. E domenica sera sfiderà il Palermo al Barbera.


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