Palacios, il Real Madrid offre 20 milioni di dollari

E' un regista, ha 20 anni, è il nuovo patrimonio della squadra di Gallardo, che affronterà il Boca Juniors nella finale di Coppa Libertadores. A settembre ha esordito nella nazionale argentina.
Palacios, il Real Madrid offre 20 milioni di dollari
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - L’arbitro uruguaiano Andrés Cunha è stato costretto a lasciare lo stadio del Gremio scortato dai poliziotti con i caschi e gli scudi antisommossa: la cornice più triste di una notte sbagliata. Minacce, polemiche, accuse, una sfida decisa dal Var: le immagini riviste alla moviola, il rigore assegnato al 95’ contro la squadra di Renato Portaluppi, l’espulsione di Bressan, quattordici minuti di recupero. In questo clima avvelenato, con il 2-1 a Porto Alegre che ha ribaltato lo 0-1 a Buenos Aires, il River Plate ha raggiunto la finale di Coppa Libertadores per la sesta volta nella sua storia. E ora si prepara ad affrontare il Boca Juniors: derby inedito, mai visto dal 1960, nell’ultimo atto della Champions del Sudamerica. 

IL DERBY - L’appuntamento più emozionante di un torneo lungo 154 partite e 345 gol: andata alla “Bombonera” il 7 novembre, ritorno al “Monumental” il 24. Marcelo Gallardo è il totem del River Plate: allenatore, manager, una Coppa Libertadores vinta già sulla panchina dei Millonarios nel 2015. Tecnico, ma prima ancora tifoso: ex trequartista, 252 presenze e 61 gol nel River. Una maglia nel cuore, proprio come Guillermo Barros Schelotto, ex ala e idolo della “Bombonera”, quattro Coppe Libertadores conquistate da giocatore. E’ la mente, il simbolo, il pilota di un Boca Juniors capace di eliminare in semifinale senza troppa fatica (2-0 e 2-2) il Palmeiras di Felipe Scolari e di centrare un piccolo record: è il club che è arrivato più volte (undici) in finale. Sei le vittorie degli “xeneizes” nel torneo, una in meno dell’Independiente (primo nella classifica dell’albo d’oro) e il doppio del River Plate: l’ultima festa risale al 2007, in panchina c’era Miguel Angel Russo, il numero dieci era Juan Roman Riquelme, in attacco giocavano Rodrigo Palacio e Martin Palermo.

IL REAL MADRID - Gallardo insegue la sua doppietta in Coppa Libertadores: il primatista è Carlos Bianchi, tre trionfi con il Boca Juniors e uno con il Velez Sarsfield. Non decide solo la formazione, il modulo e gli schemi. Gallardo ha un forte peso specifico all’interno del River. Eliminato il Gremio, ha suggerito ai dirigenti di congelare l’offerta del Real Madrid per Exequiel Palacios, vent’anni, regista, nove presenze e un gol in Coppa Libertadores al Racing: stile, visione di gioco, ritmo, pressing, tackle, un metro e 77, soprannominato dai compagni “el Pala” ed “el Temple”, 72 chili, maturità tattica, dinamismo, destro naturale, generosità. Venti milioni di dollari, cinque in più di quelli previsti dalla clausola di rescissione inserita nel contratto, in scadenza nel 2012: ecco la proposta del Real Madrid, che lavora per provare a portarlo in Spagna a gennaio oppure in estate, come riportato da “TyC Sports” e dal giornale Marca. Palacios è cresciuto nella “cantera” del River Plate.

LA SELECCION - E’ nato a Famaillá, provincia di Tucuman, il 5 ottobre del 1998. Ha dominato la scena nella gara di ritorno con il Gremio, campione in carica: una sfida vinta 2-1 dalla squadra di Gallardo con i gol - in tredici minuti (tra l’82’ e il 95’), sotto un diluvio - di Rafael Borré e di Gonzalo Martinez su rigore. Lionel Scaloni, ct ad interim dopo l’esonero di Jorge Sampaoli, lo ha lanciato nella nuova nazionale argentina. Palacios ha debuttato con un assist nell’amichevole dell’8 settembre con il Guatemala (3-0) e ha trovato spazio poi nel test con la Colombia (0-0). Si era distinto in precedenza nell’Under 17 di Miguel Angel Lemme. Gallardo è il suo allenatore-papà: lo ha fatto esordire in campionato nel 2015, quando Palacios aveva sedici anni (0-2 con il Newell’s Old Boys allo stadio Monumental). Ventisette partite e tre gol in “Primera Division”. Il suo nome era entrato anche sull’agenda dell’Inter. Il Real Madrid insiste: è pronto a definire l’affare. Ma il River Plate ha rinviato ogni decisione: ora la finale di Coppa Libertadores e il derby con il Boca di Tevez, Pavon e Zarate contano più dei venti milioni di dollari messi sul tavolo da Florentino Perez.


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