Dimata, il centravanti belga che piace alla Roma

E' stato scoperto dal Wolfsburg, che ha speso undici milioni e mezzo per ingaggiarlo. Gioca in prestito nell'Anderlecht, è il gioiello della nazionale Under 21. Ha segnato 13 gol in campionato, ha origini congolesi e ha un tifoso speciale: Romelu Lukaku (Manchester United), che lo considera il suo erede.
Dimata, il centravanti belga che piace alla Roma
Stefano Chioffi
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ROMA - Può contare sulla stima e sull’affetto di un tifoso particolare e famoso, Romelu Lukaku, il centravanti di un Manchester United che ha trovato la soluzione ai grovigli, ai paradossi della sua stagione (rendimento modesto in rapporto agli investimenti), divorziando da José Mourinho con una liquidazione da diciassette milioni di sterline e consegnando il 19 dicembre le chiavi della squadra a Ole Gunnar Solskjaer, due titoli sulla panchina del Molde, ex attaccante dei Red Devils quando il grande capo era Alex Ferguson: il norvegese è tornato da manager all’Old Trafford a 45 anni, ha vinto otto partite consecutive, ha cambiato gli umori di tutti, ha rigenerato Paul Pogba e ha eliminato l’Arsenal nel quarto turno della Coppa d’Inghilterra (3-1 all’Emirates Stadium). 

IL CONSIGLIO - In un calcio che battezza eredi e si nutre di paragoni, anche Romelu Lukaku ha individuato la sua fotocopia giovane, come ha rivelato in alcune sue interviste: si chiama Landry Dimata, ventuno anni, passaporto belga e origini congolesi come l’attaccante del Manchester United. Dimata gioca nell’Anderlecht, ma il suo cartellino appartiene al Wolfsburg. Un metro e 85, muscoli e potenza, spalle da buttafuori, stesso fisico di Lukaku, che lo ha scoperto con la maglia del Belgio Under 21, guidato da Johan Walem, ex centrocampista dell’Udinese, del Parma, del Torino e del Catania. Forza atletica, velocità, istinto, agilità, colpo di testa, precisione chirurgica con il piede destro. 

LA ROMA - Dimata è entrato nell’agenda di Monchi, la Roma lo studia da diversi mesi. È gestito dalla Rogon, ha il contratto in scadenza nel 2022. Tredici gol e quattro assist nella Jupiler Pro League, va a segno in media ogni 109 minuti e prepara il grande salto a livello professionale. E’ nato il primo settembre del 1997 a Mbuji-Mayi, nella Repubblica Democratica del Congo. Si è trasferito in Belgio da bambino con la sua famiglia. Ha cominciato a giocare nel Saint-Michel. Ha continuato a formarsi nel Brussels e nel Mons. Nel 2014 è stato tesserato dallo Standard Liegi. L’Oostende lo ha preso nel 2016 per mezzo milione di euro. E dodici mesi dopo, nell’estate del 2017, lo ha ceduto al Wolfsburg per undici milioni e mezzo. 

LA BUNDESLIGA - Ha trovato l’ambiente ideale nell’Anderlecht, che però non ha ottenuto dal Wolfsburg il diritto di riscatto: dal primo luglio Dimata rientrerà in Germania. Piace anche al West Ham e al Tottenham. Occupa il secondo posto nella classifica dei cannonieri della Jupiler Pro League: una tripletta al Cercle Bruges, due doppiette all’Oostende e al Waasland-Beveren. Solo Mbwana Samatta, sedici gol nel Genk, ventisei anni, nato in Tanzania, ha segnato di più di Dimata, che ha saltato l’ultima partita di campionato con il Gent per un’infiammazione alla rotula del ginocchio sinistro.


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