Tavecchio torna a San Siro: «Dimesso per amore della Nazionale»

L’ex presidente della Figc in tribuna a vedere Italia-Portogallo a un anno dalla figuraccia contro la Svezia: «Qualcuno doveva prendersi la responsabilità, il mio apporto non mancherà mai»
Tavecchio torna a San Siro: «Dimesso per amore della Nazionale»© Getty Images
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MILANO -  A un anno di distanza dallo spareggio contro la Svezia che sancì la nostra esclusione dai Mondiali e mise la parola fine alla sua presidenza federale, sulle tribune di San Siro, in occasione del match di Uefa Nations League tra Italia e Portogallo è tornato anche Carlo Tavecchio. "Torno qui sereno - ha detto l'ex presidente federale a margine della consegna del Premio Campanati -. Sono qui per incoraggiare l'Italia perché dobbiamo vincere, il mio apporto non mancherà mai. La Nazionale ce l'ho sempre nel cuore, se mi sono dimesso è per amore. Qualcuno doveva prendersi la responsabilità. Quella di Mancini è una scelta coraggiosa, intelligente e con rischio - ha continuato Tavecchio -. Oggi è una partita da tre punti, ma lui mette in campo i giovani. Un conto sono le amichevoli e un conto i tre punti. Oggi conta vincere".

COMMISSARIAMENTO - "Abbiamo avuto un post Mondiale drammatico. Il commissariamento? Non c'è bisogno di fare considerazioni, basta vedere i fatti” ha detto Tavecchio a proposito del commissariamento della Figc con Roberto Fabbricini. Sulla riforma del Coni che il Governo vorrebbe varare, l'ex numero di via Allegri ha dichiarato: "La Federcalcio, come tutte le federazioni, ne risentirà e avranno una autonomia diversa. Forse è quello che vogliono". Parole d’elogio per Gravina: “È una persona che conosce il calcio, che ha navigato in tutti i mari. Sia agonisticamente che dal punto di vista dirigenziale. Se viene assistito politicamente, spero faccia la riforma dei campionati".

VENTURA-CHIEVO - "Mi dispiace molto, non pensavo finisse così". Questo il giudizio dell'ex presidente della Figc nei confronti della sfortunata avventura del suo ex commissario tecnico Ventura. Tavecchio, con il sorriso sulle labbra, non si è poi risparmiato una battuta nei confronti del tecnico ligure, dicendo: "La sorpresa è che le dimissioni le abbia date quando nessuno gliele chiedeva". (in collaborazione con Italpress)


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