The Sisters Brothers, un western dark molto poliglotta

Applausi a Venezia per il film-fiaba con Phoenix, John C.Reilly e Jake Gyllenhaal
The Sisters Brothers, un western dark molto poliglotta© LAPRESSE
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VENEZIA - 'The Sisters Brothers' di Jacques Audiard è un western dark europeo molto poliglotta: batte bandiera francese, è tratto dall'omonimo romanzo del canadese Patrick DeWitt ambientato nell'Oregon nel 1850 ed, infine, è girato tra Spagna e Romania. Con un titolo che gioca sull'ossimoro, il film molto applaudito stamani alla prima stampa, si può definire un western della fratellanza, non privo di sentimenti, introspezione e dialoghi e con un cast all star: Joaquin Phoenix, John C. Reilly, Jake Gyllenhaal e Riz Ahmed. Ci tiene a dire oggi al Lido il regista Palma d'Oro con Dheepan nel 2015: ''Non considero questo lavoro un western. Il fatto è che appena ho letto il libro di DeWitt ne sono rimasto entusiasta, ma non ho mai pensato di trattarlo come un western, casomai lo definirei più una fiaba o un romanzo di formazione''.

Il film racconta dei fratelli Charlie (Joaquin Phoenix) ed Eli Sisters (John C. Reilly) capaci di usare la pistola nel bene e nel male. Charlie, il fratello più giovane sembra davvero nato per uccidere, ma ha un problema non da poco è alcolizzato; Eli, invece, è un sentimentale e sogna di costruirsi primo o poi una vita normale. Il loro capo, il Commodoro, li ingaggia per scovare un uomo e ucciderlo. Comincia così una spietata caccia dall'Oregon fino alla California di un cercatore d'oro che sembra avere una formula magica per trovare le pepite: Hermann Kermit Warm (Riz Ahmed). Ad inseguire Warm ci si metterà poi anche un altro cercatore d'oro, ma davvero senza scrupoli, Morris (Jake Gyllenhaal).

Alla fine, in un western anomalo in cui i killer si misurano con i primi spazzolini da denti e piangono anche alla morte dei loro cavalli, tutto precipita in una direzione imprevista. "Non sono un'esperto di western - ribadisce il regista -. Non è mia, ad esempio, l'epica del paesaggio propria di questo genere. Certo nel film c'è la violenza, ma anche molto i rapporti umani e, su tutti, quello della fratellanza, un amore a tra due fratelli che sono rimasti in un certo senso all'età di 12 anni''.

In conferenza stampa, oltre Desplat che ha curato le musiche, presente anche John C. Reilly con il suo multiforme faccione. ''Il personaggio che interpreto in 'The Sisters Brothers' è molto simile a me e al mio carattere - dice vestito di bianco e con tanto di cappellone western -. La vera sfida per me è stata quella di cavalcare, ma soprattutto di lavorare con un attore come Joaquin Phoenix che, secondo me, è il più grande attore del momento''. Alla fine Jacques Audiard prende posizione sulle lotte al femminile nel cinema: ''I film non hanno sesso e neppure i festival, ma vedo però poche direttrici di festival in giro, come mai? E poi c'è un altro problema, in giro si vedono sempre le stesse facce. Riguardo queste cose io ne faccio da sempre una questione di eguaglianza e giustizia''.


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