Esce il 17 gennaio distribuito da Universal Pictures Maria Regina di Scozia, il nuovo dramma storico diretto dall’esordiente Josie Rourke e interpretato dall’attrice irlandese, Saoirse Ronan, nei panni di Mary Stuart, protagonista del racconto. Di fronte a lei Margot Robbie, attrice australiana resa famosa da Martin Scorsese in The Wolf of Wall Street, e qui alle prese con uno dei ruoli più inflazionati del cinema, la Regina Elisabetta Tudor di Inghilterra.
La storia prende le mosse da quando Mary, rimasta vedova di Francesco II di Francia, decide di tornare In Scozia e occupare il trono che le spetta. Durante la sua assenza però, sul trono di Inghilterra, si è insediata Elisabetta, come discendente diretta di Enrico VIII, figlia del suo secondo matrimonio con Anna Bolena e protestante.
Proprio la differenza di fede tra le due regine è una delle principali cause di guerra tra Scozia e Inghilterra, che le porterà a scontrarsi. La storia ha visto trionfare la Tudor, con la Stuart morta decapitata per suo ordine, dopo anni di prigionia, ma l’erede di Maria, Giacomo, ha preso il trono alla morte di Elisabetta stessa.
Lungi dall’essere soltanto un affresco storico che dimostra la costante della donna vista di cattivo occhio in una posizione di potere, rappresenta anche due letture della famminilità, due modi di essere donna quando questa è chiamata a esercitare un potere e un ruolo che la storia ha voluto principalmente svolto dagli uomini.
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