Guido Meda: «Sogno una folle corsa con Valentino Rossi e i suoi rivali più forti»

Il celebre telecronista sportivo ha prestato la sua voce per il film "Alita: Angelo della battaglia", in uscita oggi nelle sale italiane. Lo abbiamo raggiunto al telefono: "Quando mi hanno proposto di lavorare in un film di Cameron ho pensato: 'Voi siete pazzi'"
Guido Meda: «Sogno una folle corsa con Valentino Rossi e i suoi rivali più forti»
Simone Zizzari
7 min

ROMA - Dai sorpassi e controsorpassi in MotoGp alle folli corse di cyborg sul grande schermo. Dalle traitettorie al limite della fantascienza di Valentino Rossi al cinema di James Cameron. Guido Meda è la voce del motociclismo televisivo italiano, vicedirettore di Sky Sport e responsabile dei motori di Sky. Da oggi, grazie a 20th Century Fox, è anche uno dei doppiatori del film evento del 2019, Alita: Angelo della battaglia

Lo abbiamo raggiunto al telefono per chiedergli l'emozione di prendere parte ad un progetto così straordinario e, soprattutto, per capire come è nata l'idea di prestare la sua inconfondibile voce al gioiello cinematografico tecnologico e cyberpunk prodotto dal regista di "Avatar", da oggi nelle sale italiane

Qual è stata la tua prima reazione quando ti hanno proposto di doppiare uno dei personaggi del film? Non hai pensato neanche per un secondo "questi sono pazzi"?

Un po' ci avevo pensato. E come se non bastasse mi hanno detto che la mia parte, una volta incisa, sarebbe stata passata direttamente a Cameron per essere approvata. Lui cura tutti i dettagli, anche delle produzioni internazionali. Quindi ho pensato: "Cavolo, Cameron ascolterà la mia voce". Visto che poi è andata, vuol dire che gli è piaciuta. Ma un po' d'ansia c'era. La figata vera è che posso mettere nel curriculum che ho partecipato ad un film di Cameron. Non sono capace di correggere Wikipedia ma lancio un appello a quelli che aggiornano il mio profilo: è obbligatorio mettere questa esperienza. 

La cosa curiosa è che il personaggio che interpreti è una sorta di Guido Meda del 2530, anno più, anno meno...

Il mio è l'unico cameo di un non doppiatore di professione dentro quel film. Nella scena che mi riguarda stiamo dentro un palazzetto dove Alita dovrà correre in modo pericolodo e frenetico assieme ad altri androidi e cyborg in una folle corsa chiamata Motorball che un po' somiglia alla nostra MotoGp senza però le armi. Il telecronista non accompagna solo la gara ma è anche ironico. Mi sono divertito un casino. 


Doppiatore e telecronista sportivo: ci sono delle somiglianze oppure l'unica cosa in comune sono le cuffie che ti devi mettere in testa e il microfono davanti alla bocca?

E' un altro pianeta perché devi cercare di essere te stesso rispettando allo stesso tempo le regole della dizione. Io quando vado in telecronaca ho un mio linguaggio, anche un po' milanese. Lì è tutto diverso. L'aspetto che mi ha colpito di più è stato il lavoro che Fiamma Izzo ha fatto con me. Lei fa parte della dinastia degli imperatori del doppiaggio mondiale. E' il Valentino Rossi del doppiaggio, mi ha instradato in questo mondo meraviglioso con pazienza e passione. Ha seguito ogni dettaglio, è stata ammirevole per dedizione. 


E' stata la dizione la difficoltà più grande che hai incontrato? 

Lì c'è la voce americana del film sulla quale devi andare preciso. Quando però fai la versione italiana non per forza devi avere la stessa intonazione dell'originale perchè i toni sono diversi. Noi abbiamo lavorato molto sulle singole parole, sullo stile italiano di fare una telecronaca. Detto ciò, ovviamente, abbiamo mantenuto il senso del racconto americano. 


Per te è stata la prima volta nel doppiaggio? 

Io avevo fatto una cosa con Neri Marcorè dal titolo "Topolino e gli amici del rally" nel quale davo voce ad un cagnolone col raffreddore che faceva la guida turistica a Roma. Certo, era una produzione diversa e non c'era di mezzo Cameron...

 

Chi ti piacerebbe vedersi sfidare in una folle gara di Motorball fra i campioni della MotoGp reale?

E' un mucchio selvaggio. Vado con l'elenco, ok? Valentino Rossi con tutti gli avversari della sua carriera: Biaggi, Capirossi, Gibernau, Marquez, Stoner e Lorenzo. Sarebbe un delirio vero.

 

Alita nel mondo dei manga era già un'icona prima del film. Tu la conoscevi? 

La conoscevo ma non me ne occupavo. Il bambino che è ancora in me però mi aveva già detto suggerito che partecipare a questo progetto sarebbe stata una vera figata. Il film è oggettivamente straordinario dal punto di vista visivo e dei contenuti. Alita poi è un'eroina buona con un animo guerriero, personaggi così mi hanno sempre affascinato. Pur essendo un personaggio virtuale l'ho amata da subito. 

 

Quale atleta azzurra somiglia ad Alita?
Sai chi mi ricorda? Con quel visino guerriero mi ricorda la pattinatrice Valentina Marchei. 


La tua voce è inconfondibile, ormai, e la tua lunga carriera ti ha reso uno dei protagonisti del giornalismo sportivo italiano attuale. I social hanno aiutato ad aumentare la tua fama? 

Sono sincero, l'argomento mi interessa poco. Se sono diventato un personaggio lo devo a ciò che ho fatto prima dell'avvento dei social network. Io sono in quella fascia di età nella quale sento solo il dovere nei confronti dei miei figli di essere un educatore nella vita vera, possibilmente tenendoli lontani dal mondo virtuale. Quindi no, non credo abbiano contribuito alla mia notorietà. Anche perché sui social è più facile che si esprimano i critici piuttosto che coloro che apprezzano. Se tu hai un volto pubblico ti attaccano a prescindere e ciò non corrisponde alla realtà dove invece la gente ti abbraccia e ti vuole bene. 


In attesa di vedere la MotoGp trasformarsi in Motorball e sentire le tue telecronache anche in quello sport, ti ringrazio.

A te e, soprattutto, non perdete Alita. Vale il prezzo del biglietto! 
 

 

LA STORIA - Ambientato nel 26° secolo, Alita (Rosa Salazar) è una cyborg che viene scoperta in un deposito di rottami dal dottor Daisuke Ido (Christoph Waltz).  Senza alcun ricordo della sua vita precedente, fatta eccezione per l'incredibile addestramento nelle arti marziali memorizzato dal suo corpo, Alita diventa una spietata cacciatrice di taglie, sulle tracce dei peggiori criminali del mondo. Nel cast anche Michelle Rodriguez e i premi Oscar Mahershala Ali e Jennifer Connelly. In veste di produttori, invece, i colossi James Cameron e Jon Landau, che dopo successi planetari del calibro di Titanic e Avatar, raccolgono con Alita: Angelo della Battaglia la nuova scommessa della tecnologia più avanzata applicata alla produzione cinematografica.

Il film sarà al cinema dal 14 febbraio, distribuito da 20th Century Fox Italia.

 


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