Conosciamo GoldenBoy92, punta di diamante del Cagliari eSports

Abbiamo avuto l'occasione di parlare con Girolamo "GoldenBoy92" Giordano, classe 1992, ex giocatore degli Inferno eSports ed ora punta di diamante della neonata sezione eSports del Cagliari Calcio.
Conosciamo GoldenBoy92, punta di diamante del Cagliari eSports
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Un ragazzo con la testa sulle spalle che ama il mondo degli eSports e che vorrebbe far diventare questa sua passione per FIFA, popolare gioco di calcio virtuale, un vero e proprio lavoro.

Quale è stata la tua prima reazione, quando i tuoi dirigenti ti hanno comunicato che saresti diventato il futuro giocatore del Cagliari eSports?

Le trattative tra Inferno eSports e Cagliari Calcio sono iniziate intorno ad ottobre, anche se personalmente ne sono stato messo al corrente qualche mese dopo e la mia reazione è stata un mix di felicità e adrenalina: rappresentare un club così prestigioso come il Cagliari Calcio nelle varie competizioni nazionali ed internazionali è una grande opportunità per me. Nella vita ho un’occupazione part-time ma non nego che un giorno mi piacerebbe inserirmi in un contesto societario importante non solo come atleta ma anche come professionista, allenatore o tecnico e spero che la carriera esportiva nel Cagliari eSports, anche grazie al contributo degli Inferno, possa diventare per me qualcosa di molto concreto nel prossimo futuro.

Quale significato ha per te essere un giocatore del Cagliari eSports e difendere i colori rossoblu nei tornei?

Significa avere una grande responsabilità. Rappresentare il Cagliari nelle più importanti competizioni di Fifa è una missione, così come è una missione quella che ho nei confronti del pubblico che si è dimostrato molto partecipe anche durante la conferenza stampa di presentazione del progetto Cagliari eSports. Sono felicissimo di rappresentare i colori rossoblu e spero di far sventolare alta nel cielo la bandiera del Cagliari e della Sardegna nel prossimo futuro.

L’avventura con il Cagliari eSports è appena iniziata: come ti stai trovando in questo nuovo ambiente, come sono andati i primi tornei e quali saranno i tuoi prossimi obbiettivi?

Il primo torneo che ho disputato subito dopo la presentazione del Cagliari eSports è stato l’Empoli eSports Cup che è andato complessivamente molto bene, tutte le partite sono state equilibrate e ho raggiunto un ottimo terzo posto. Stesso risultato anche al Romics contro Empoli, Perugia e Sampdoria, dove avrei potuto fare di più anche se, bisogna ammetterlo, mi è mancata un po’ di fortuna nei momenti decisivi. Ora sto giocando un altro torneo sempre organizzato dall’Empoli con numerose formazioni internazionali, ma nel prossimo futuro ho in mente anche di prendere parte al mondiale che si giocherà sulla modalità Ultimate Team e le prossime qualifiche sono a maggio, tramite la Week-end League: è lì che proverò a dare tutto me stesso per centrare questo importante obbiettivo.

Credi di essere pronto ad affrontare un campionato italiano di Fifa? Credi che i tempi siano maturi per la realizzazione di un evento di questa importanza o c’è ancora molto su cui lavorare?

L’idea di una Serie A elettronica sarebbe molto importante per noi videogiocatori professionisti. Nel giro di un anno, però, sono certo che entreranno molte altre squadre nel panorama e in un futuro a breve termine avremo delle importanti novità in tal senso. Sono fiducioso che nel giro di poco tempo riusciremo ad avere un numero di formazioni sufficienti per poter pensare alla realizzazione di un torneo di questo livello.

Come e quanto ti alleni per affrontare al meglio tutti questi impegni e per raggiungere i vari obbiettivi stagionali?

Nei giorni dal lunedì al giovedì oscillo dalle 2 alle 3 ore di allenamento intensivo, mentre nel fine settimana gioco molto di più per la Week-end League quando ho bisogno di allenarmi con maggiore frequenza e attenzione. Tutte queste ore di allenamento mi creano comunque un forte stress che scarico attraverso la palestra che pratico anche per fare della semplice attività fisica che ritengo un elemento fondamentale per qualsiasi videogiocatore che punti al professionismo. Un altro aiuto è la mental coach che mi segue, Marzia Fasano: una persona estremamente importante per me, in quanto mi aiuta ad analizzare le partite, le varie fasi di gioco, diverse ma estremamente utili da valutare per migliorare l’esperienza di gioco complessiva in vista dei prossimi appuntamenti.

Cosa ne pensi dell’apertura di una sezione academy del Cagliari eSports? Pensi che sia un passo importante da fare oppure credi che non sia ancora il momento per sviluppare un progetto di questo tipo?

L’academy deve essere un modo per i videogiocatori sardi, non professionisti, di poter ambire a diventare giocatori della propria squadra del cuore, in questo caso il Cagliari. A livello di competitività l’apertura di una academy può avere solo che risvolti positivi per me. Oltre al progetto academy sarebbe interessante organizzare degli eventi, anche attraverso il contributo diretto del Cagliari, che abbiano l’obbiettivo di avvicinare il pubblico al mondo degli eSports magari sfruttando anche lo stadio prima o dopo una partita di campionato.

In conclusione mi sento di ringraziare il presidente Francesco Caforio, il Team Manager Massimiliano Rossi, il Manager & Fifa Director Fabio Battista e il Social Media Manager del Cagliari Simone Ariu perché è solo per merito loro che oggi il Cagliari eSports è una delle realtà più importanti del panorama videoludico di Fifa.

Ringraziamo nuovamente Girolamo “GoldenBoy92” Giordano per la sua disponibilità e gli auguriamo il meglio per la sua carriera professionistica.

Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi


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