I pugni di Michela Braga per Genova 2024: “Occasione importante per la città”

La campionessa della Rossetto Boxe ha vinto e difeso con successo il titolo tricolore prima di competere per la cintura mondiale
I pugni di Michela Braga per Genova 2024: “Occasione importante per la città”
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Michela Braga e il pugilato. Un amore lontano nel tempo, culminato nell’ingresso in Nazionale nel 2013, nel titolo italiano Piuma ottenuto esattamente dieci anni dopo una pausa e poi nella cintura mondiale iridata WBC sfiorata lo scorso gennaio a Copenhagen.

Michela Braga è diventata testimonial di Genova Capitale Europea dello Sport 2024 alternando i guanti eleganti della diplomazia, che si accompagnano alla sua carica allegra e trainante, ai guantoni più grintosi con cui difende e conquista titoli. È stata tra le primissime a mettersi in protezione di guardia per Genova in quest’annata straordinaria, e quando è diventata promotrice dell’evento così ha commentato: “Sicuramente una grandissima soddisfazione e una grande emozione perché io sono molto attaccata a Genova come città e rappresentarla mi riempie d’orgoglio. Il 2024 sarà un anno ricco di manifestazioni, esibizioni e spero si riesca a sfruttarla al meglio quest’occasione. Cultura e Sport devono andare di pari passo e speriamo che sia un obiettivo che si riesca a portare avanti”.

Braga: "Sul quadrato il cuore batte a mille"

Michela, allenata Simone Rossetto alla Rossetto Boxe, racconta le sue sensazioni provate all’interno del ring. “L’emozione più grande è difficile da raccontare. Questo sport è un minestrone di emozioni, di sensazioni, che sia stato un esordio, un rientro che ho fatto dopo 6 anni di fermo, sia l’esordio nel Professionismo, il titolo italiano o la sua difesa quando vinsi i campionati italiani universitari da dilettante la chiamata della Nazionale…sono state tutte emozioni grandi. Quando sali su quel quadrato il cuore batte a mille ed è tutto un turbine di sensazioni”.

La Boxe è rigore, disciplina e molto altro ancora. “La Boxe mi ha insegnato tanto nella vita, il rispetto per l’altro, cercare di essere un pochettino più empatici nei confronti delle persone, di dominare la rabbia e l’aggressività, di incanalarla e gestirla. Non è una cosa molto semplice da fare in autonomia. Con uno sport di combattimento come il pugilato che si svolge sul rispetto dell’altro sicuramente si è avvantaggiati”.


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