Smart City, il futuro

Il concetto di città intelligente porta Roma e le altre italiane in una nuova dimensione
Smart City, il futuro
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«La smart city in urbanistica e architettura è un insieme di strategie di pianificazione urbanistica tese all'ottimizzazione e all'innovazione dei servizi pubblici così da mettere in relazione le infrastrutture materiali delle città con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita». 

Per inquadrare l’argomento “Smart City” ci rifacciamo alla definizione che ne dà il portale Wikipedia, non il tradizionale dizionario. Questione di rapidità, di ottimizzazione dei tempi e di risposta a un bisogno non protocollare ma pratico. Ecco, abbiamo appena descritto le esigenze che il nuovo e sempre più dilagante concetto di città vuole soddisfare, trasformando le metropoli mondiali e via via anche le periferie. 

Anche in Italia le città più importanti hanno virato su questa tendenza negli ultimi anni: secondo il rapporto annuale di FPA, la classifica delle città più smart della penisola vede primeggiare Milano, seguita da Bologna e Firenze. Nelle prime dieci posizioni non sono presenti città meridionali, mentre i criteri di valutazione per la graduatoria si basano su 15 parametri, come la povertà, l’istruzione, la digitalizzazione dei servizi, la mobilità, i rifiuti, la sicurezza e altri fattori che determinano la qualità della vita cittadina. 

E Roma? La Capitale, ancora indietro nelle posizioni, è però rientrata nella top 20 piazzandosi al 17esimo posto. La città capitolina ha avviato una serie di iniziative per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti. Il sito del comune di Roma Capitale è stato rinnovato e riorganizzato per temi - servizi, ambiente, cultura, modulistica, scuola e altri insiemi di interesse per i fruitori di qualsiasi quartiere; inoltre, la velocizzazione delle pratiche burocratiche per delibere, digitalizzazione dei servizi per le imprese e possibilità per il cittadino di inviare le proprie idee e proposte per i servizi. 

Per il progetto Smart City Lab, già attivo a Milano, il pentagono dell’Eur è stato individuato come punto idoneo alla realizzazione nella Capitale. Le caratteristiche del luogo potrebbero essere utilizzate per allestire una “palestra” per tutte le tecnologie smart utili ai vari campi di interesse: gestione dei rifiuti, mobilità, tutela delle zone verdi, coworking e comunicazione. Tra le proposte più concrete c’è quella di realizzare una “smart grid” ovvero un sistema di infrastrutture che, partendo dalla generazione e distribuzione di energia da fonti rinnovabili, possa immaginare un sistema automatizzato di gestione dei rifiuti. 

Il progetto Energy Eur, inoltre, punta su centrali di cogenerazione per l’energia termica ed elettrica che possano alimentare le varie utenze, dalle grandi aziende ai ministeri. I 70 ettari di verde che colorano il quartiere romano, a proposito di green, intendono essere riqualificati attraverso un nuovo piano di illuminazione dei parchi, con pali tecnologici muniti di telecamere, impianti SOS e wi-fi; l’idea è quella di rendere questi pali anche delle colonnine elettriche per ricaricare il proprio mezzo di trasporto elettrico. 

La strada verso la città del futuro è ancora lunga, ma le prime fondamenta sono state gettate. A livello sociale è necessario uno scatto culturale, che faciliti il passaggio dalla concezione di vita urbana di oggi a quella di domani con la consapevolezza che un mondo smart ci conceda di vivere meglio.  

 

 


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