Ex Dogana Galleria ospita la mostra di Luca Grimaldi

Dal 18 maggio all'8 giugno arriva "Qualcosa del genere" la personale del giovane pittore romano curata da Giulia Lotti e Chiara Pietropaoli
Ex Dogana Galleria ospita la mostra di Luca Grimaldi© Federico Pestilli
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Ex Dogana Galleria, nuovo spazio espositivo dell’Ex Dogana dedicato all’Arte Contemporanea, si prepara a ospitare una mostra personale di uno dei giovani pittori più interessanti del momento: Luca Grimaldi.
“Qualcosa del genere” – a cura di Giulia Lotti e Chiara Pietropaoli – è in programma da domani 18 maggio fino all’8 giugno e rappresenta anche la è la prima residenza temporanea artistica promossa dal nuovo spazio espositivo. L’esposizione raccoglie i lavori realizzati dall’artista dal 2017 fino ad oggi. «Le immagini si somigliano sempre di più, circolano velocemente e quello che coglie la mia attenzione, e che diversi studi hanno messo in luce, è che più un’immagine è generica e più velocemente circola», racconta l’artista. Grimaldi, con venti dipinti a olio su tela, indaga le visioni familiari e ricorrenti che fanno parte di un universo collettivo: immagini generiche, comuni, contesti e spazi ordinari o oggetti esposti usualmente tra i banchi del supermercato. «Mi rapporto all'immaginario stock perché fa parte di un patrimonio iconografico comune e condiviso, le immagini stock sono delle icone. Queste immagini non sono fatte per essere contemplate ma quando le dipingo mi trovo invece a doverle osservare attentamente e noto che sono piene di sottigliezze. Attraverso la pittura posso interpretare queste informazioni, posso immaginare il motivo dietro a determinate scelte e mi domando se certe scelte grafiche facciano parte del nostro immaginario perché vengono ripetute all'infinito o se sono ripetute all'infinito perché fanno parte del nostro immaginario».

Tra le caratteristiche più interessanti del giovane artista c’è quella di realizzare le sue tele partendo da immagini scattate con il cellulare, in un procedimento che leva informazioni a quelle immagini “patrimonio mondiale”, giocando e sperimentando fino a spingere la pittura a diventare sempre più astratta.


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