La magia 3D di I’m Infinita Come lo Spazio

La regista italo-finlandese Anne Riitta Ciccone ci porta in un viaggio nella mente di una diciassettenne
La magia 3D di I’m Infinita Come lo Spazio
2 min

Jessica ha 17 anni e la sua grande passione è disegnare: con un tratto di matita trasfigura la realtà, i colori aggiungono dimensioni e tutto assume contorni differenti, mediato attraverso la sua immaginazione. Jessica vive in un paese in mezzo alle montagne, in un condominio di strambi, con la madre single e la sorellina piccola; negli appartamenti intorno a lei, un padre e un figlio in aperta lotta che si muovono in orari strani e strani atteggiamenti e la vicina chiassosa ex cantante che ebbe i suoi 15 minuti di notorietà. La scuola sembra una caserma, se non una prigione: insegnanti grotteschi e dittatoriali, studenti irreggimentati che si muovono come se marciassero. 

I’m Infinita Come lo Spazio è la reinterpretazione del mondo secondo Anne Riitta Ciccone grazie agli occhi, alla matita e all’inconscio di Jessica, talmente definito che la regista (e sceneggiatrice insieme al marito Lorenzo d’Amico De Carvalho), ne ha tratto anche un libro spin-off. L’accuratezza maniacale alle storie dei personaggi è eguagliata dall’attenzione all’inquadratura, in cui Ciccone rivela una perfezione e una cura rara nella cinematografia italiana: niente è tirato via, tutto è costruito con chiarezza di intenti, di linguaggio e di grammatica. Non solo, I’m Infinita Come lo Spazio è girato in un meraviglioso 3D: gli oggetti non tentano di colpire in faccia lo spettatore, ma l’allestimento gode di una incredibile profondità di campo, capace di sostenere la chiarezza espressiva di Ciccone, il cui occhio guarda attori e attrici che si muovono come in un palcoscenico

In un film che parla di fine dell’adolescenza, per complessità I’m Infinita Come lo Spazio non è un film per adolescenti. Per i cinefili, sarà facile recuperare alcuni riferimenti culturali come, Escher, Tim Burton (Edward Mani di Forbice) e American Beauty, mentre alcune scelte ricordano Villeneuve degli inizi. Tutto è innervato da una cinica ironia che rivela ipocrisie e piccole crisi delle nostre esistenze. Nel cast Barbora Bobulova. Il film sarà in sala dal 16 novembre in 3D


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