Piatti d'autore con le stelle

Dal 20 al 23 settembre, all'Auditorium Parco della Musica, torna l'evento gourmet Taste of Roma tra chef e food lovers
Piatti d'autore con le stelle

L’evento gourmet della Capitale torna per la settima edizione dal 20 al 23 settembre nella location dei Giardini Pensili dell’Auditorium Parco della Musica: “Taste of Roma”, come dice il nome, celebra il gusto, e lo fa attraverso la cucina dei grandi Chef, avvicinando esperti del settore e semplici amanti del buon cibo, passione diventata più che una moda, ma un veicolo per conoscere i piatti e diventare dunque più consapevoli anche delle materie prime utilizzate in cucina. Una festa che ha contagiato nel corso degli anni non solo i visitatori ma soprattutto i ristoratori, tanto da arrivare alle 18 postazioni allestite per questa edizione, tre in più dello scorso anno. Qui, 20 fuoriclasse della cucina italiana prepareranno un menu complessivo di 72 portate, e si esibiranno tra showcooking, degustazioni, cocktail Academy: Imàgo all’Hassler, La Pergola – Hotel Rome Cavalieri di Heinz Beck, La Terrazza Hotel Eden, Glass Hostaria di Cristina Bowerman, Bistrot 64, Magnolia, Il Convivio Troiani, Ristorante Il Tino di Daniele Usai, e molti altri i ristoranti e gli chef stellati partecipanti all’evento e alla festa della cucina gourmet. Filo conduttore e coronamento di “Taste of Roma” 2018 sarà riconoscere la valenza culturale del cibo, quello italiano in particolare, e il suo valore sociale ed estetico oltre che gastronomico, come affermato da Mauro Dorigo, general manager di Beit Events: «Lavoriamo con e per il cibo da anni, è inevitabile che per noi rappresenti una delle massime espressioni artistiche che coinvolge i cinque sensi. In un’epoca come questa di grandi evoluzioni, torniamo all’origine, e la raccontiamo con innovazione, cercando anche quest’anno di regalare un’esperienza irripetibile». Non a caso, nel menu di ogni chef sarà presente un #piattodautore, ispirato a un’opera d’arte e che rappresenti la propria idea di evoluzione culinaria. Per una cucina che punti sempre a evolversi, a sperimentare, senza mai dimenticare le origini, la storia di ogni chef e di ogni ristorante. E che sia punto di incontro e condivisione.


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