MotoGp, Lorenzo: «Mi spiace lasciare una sfida senza averla terminata»

Lo spagnolo, intervistato da Sky, fra il presente in Ducati e il futuro alla Honda
MotoGp, Lorenzo: «Mi spiace lasciare una sfida senza averla terminata»© AP
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ROMA - «Ho un po’ di rimpianti, perché in Ducati mi hanno sempre trattato bene, non mi dimenticherò mai l’accoglienza che mi hanno riservato quando sono arrivato, e alla fine mi sono anche innamorato della moto. Mi dispiace lasciare una sfida senza averla terminata, sicuramente. Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di avere tante sfide nella mia carriera, che è una cosa molto positiva. La prossima sarà molto grossa, difficile e importante, ma io non ho molto da perdere». Così Jorge Lorenzo, intervistato in esclusiva da Guido Meda all'interno della trasmissione Talent Time su Sky Sport MotoGp.

PEDROSA - Il pilota spagnolo ha poi detto la sua su Daniel Pedrosa, pronto a salutare il Motomondiale al termine della stagione. «Non sempre abbiamo avuto un buon rapporto, ultimamente sì però. Io penso che a tutto il Paddock sarebbe piaciuto che Daniel continuasse più a lungo - commenta il Ducatista - perché vederlo guidare con quella pulizia che ha, con il suo modo di alzare la moto nelle curve lente è fantastico. Però comprendo la sua decisione, perché io nel passato ho avuto qualche momento di dubbio, mi sono chiesto se valessero la pena le pressioni e il nervosismo, tutto questo. Mi è successo, poche volte ma mi è successo».

ADDIO ALLA DUCATI - «Avevo la sensazione che la Ducati avesse perso la pazienza o la fiducia e stesse cercando un altro pilota. Quindi io e il mio manager abbiamo percepito questa situazione, anche se la mia intenzione era quella di restare in Ducati, e abbiamo deciso di trovare altre strade velocemente», spiega Lorenzo in merito alla sua rottura con la Rossa di Borgo Panigale. Ripensamenti? «È normale averli - prosegue - soprattutto dopo due vittorie consecutive e quando essere così competitivo ti è costato mesi e sforzo. Se avessimo continuato sarebbe potuto essere molto buono, però ho cambiato approccio mentale e guardo al futuro. Soprattutto se il futuro sembra buono, così come nel mio caso».

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