Lancia Thema 8.32 "Ferrari", 30 anni di leggenda

Nel 1986 veniva presentata al Salone dell'auto di Torino una delle vetture più folli ed esclusive della storia
Lancia Thema 8.32 "Ferrari", 30 anni di leggenda
Alessandro Vai
3 min
ROMA - Anno 1986, una berlina tre volumi italiana, un motore a 8 cilindri e una spettacolare ala posteriore che fuoriesce dal baule con un comando quasi segreto. Siamo al Salone dell’auto di Torino, lei è la Lancia Thema 8.32Thema Ferrari per gli amici – e ruotando la levetta del tergicristallo si ottiene la magia. Detta così sembra una banalità, ma quella Thema fu la prima auto al mondo ad adottare uno spoiler posteriore retrattile, molti anni prima di tante blasonate supercar. Ma a quel tempo, cioè trenta anni esatti fa, era anche la trazione anteriore più potente mai costruita, grazie al 3.2 V8 di origine Ferrari che veniva “addomesticato” per erogare 215 CV a 6.750 giri e non 255 a 7.770 giri come sulla 308
 
La modifica tecnica principale era l’albero motore, non più piatto (manovelle a 180°) ma a croce (manovelle a 90°), una soluzione che conferiva al propulsore un carattere più rotondo e meno pistaiolo, ma fino a un certo punto, come dimostrano i 29 kgm di coppia a ben 4.500 giri. Ma il valore della Thema 8.32 non era solo nel suo motore con la testata rossa e la scritta “Lancia by Ferrari” – la Thema 2.0 Turbo 16V sarebbe arrivata a 205 CV – ma nell’esclusività del suo allestimento e nella “follia” che stava alla base del progetto. Nemmeno le sue qualità stradali erano eccellenti, considerando il sottosterzo di potenza sempre in agguato e il sovrasterzo in inserimento causato dal posteriore leggero.
 
Il bello della Thema Ferrari, era la sua assoluta unicità, che ha portato 3.520 persone (2.370 della prima serie e 1.150 della seconda) ad acquistarne una, a un prezzo che nel 1986 era praticamente doppio (63.098.000 milioni di lire) di quello della Turbo 8V. Ma solo la Thema 8.32 aveva le sospensioni a controllo elettronico, il telefono nel bracciolo, l’impianto stereo con cuffie dedicate ai sedili posteriori e i poggiatesta posteriori che si alzavano solo se i sensori sotto i sedili rilevavano la presenza di una persona seduta. Tutto questo senza contare i sedili e l’abitacolo rivestiti integralmente in pelle by Poltrona Frau e le finiture in vera radica.
 
Infine, la procedura di consegna, che era una vera e propria cerimonia che avveniva nell’officina-atelier di Borgo San Paolo, dove veniva costruita (su ordinazione) anche la Lancia Thema Limousine e prevedeva anche di donare al proprietario un cofanetto di vera radica con tutti i documenti dell’auto. Una pratica, questa, diventata poi standard negli anni successivi per moltissime auto di lusso, ma a quei tempi davvero unica. Insomma, la Lancia Thema Ferrari, in quegli anni, era la più alta espressione della classe made in Italy.

© RIPRODUZIONE RISERVATA