Lancia Delta Integrale, è l'ora del ritorno?

Telaio e meccanica saranno quelli della Alfa Romeo Giulia, quindi la piattaforma Giorgio, ma con il passo accorciato.
Lancia Delta Integrale: foto
Alessandro Vai
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ROMA - La notizia è di quelle da prendere con le pinze, belle lunghe, e magari mettendosi anche dei guanti di amianto. Quindi, è meglio aspettare prima di gridare di gioia o di catapultarsi in un concessionario Lancia con un rotolo di banconote in mano. In ogni caso, la Lancia Delta Integrale potrebbe tornare tra noi. Non la vecchia versione, uscita di produzione nel 1995, dopo diciotto anni di carriera, ma un modello completamente nuovo. Ad ipotizzarlo è il mensile Auto, che racconta alcuni retroscena e riunioni segrete all’interno del Gruppo FCA. Ma andiamo con ordine.

Intanto, se (e quando) la nuova Lancia Delta Integrale si farà, telaio e meccanica saranno quelli della Alfa Romeo Giulia, quindi la piattaforma Giorgio, ma con il passo accorciato. Quadrilatero anteriore, multilink posteriore e trazione integrale, mentre sotto il cofano ci sarebbe il nuovo 2.0 4 cilindri turbo che nella versione “americana” della Giulia eroga 280 CV, ma che potrebbe tranquillamente arrivare a 350 CV. L’auto in sé, dunque, sarebbe praticamente quasi pronta, e mancherebbe solo di rivestirla con una carrozzeria adeguata, come quella realizzata da Angelo Granata, che vedete in copertina. Del resto, se la Mazda MX-5 è diventata una Fiat 124 Spider, la Giulia potrebbe anche diventare Delta.

LA PROVA DELLA GIULIA QUADRIFOGLIO

Sebbene possa sembrare fantascienza, esistono motivazioni piuttosto serie per la nascita di questo progetto e sono di natura occupazionale. Lo stabilimento Maserati di Modena, infatti, sta per terminare la produzione delle GranCoupé e GranCabrio, rimanendo solo con la linea della Alfa Romeo 4C, visto che la futura coupé del Tridente, la Alfieri, verranno prodotte a Grugliasco, insieme con la Ghibli e la Quattroporte. Proprio per questi motivi, si sono mossi i sindacati modenesi, chiedendo garanzie sul futuro dell’impianto, che per caratteristiche è adatto alla lavorazione semi-artigianale di modelli in piccola serie.

Di qui l’idea Delta Integrale che, quindi, sarebbe un’auto molto esclusiva – anche in termini di prezzo – e che non avrebbe riscontro in un modello di serie. In ogni caso, sembra che negli uffici di Torino si stia studiando la fattibilità economica del progetto e, considerando che le ultime Delta Integrale degli anni Novanta raggiungono anche i 100.000 euro di quotazione, forse ci sarebbero persone disposte a spendere per averne una nuova. L’operazione, dunque, non avrebbe legami con l’attuale gamma Lancia e non avrebbe nemmeno niente a che fare con un ipotetico rilancio del marchio torinese.


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